Rignano, scontro sui ricordi dei bimbi «Attendibili». «No, periti prevenuti»

I consulenti del gip: «Segni psicologici delle violenze. Sanno distinguere realtà e fantasia». Ma i difensori contestano

da Roma
«Ti dico una cosa brutta... adesso mi ricordo, Patrizia che era cattiva, no? faceva i giochi tutti cattivi». Appaiono molto turbati, ma comunque in grado di raccontare quanto è accaduto, due dei quattro bambini sottoposti a incidente probatorio nell’ambito dell’inchiesta sui presunti abusi sessuali subìti da almeno 19 minori della scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio. È il «verdetto» dei tre periti nominati dal gip del tribunale di Tivoli Elvira Tamburelli - la neuropsichiatra infantile Angela Gigante e le due psicologhe Marilena Mazzolini e Antonella Di Silverio - che ieri hanno depositato la perizia e hanno chiesto una breve proroga per completare gli accertamenti anche sugli altri due minori. Alla base del rinvio ci sarebbero le difficoltà con uno dei due bambini che avrebbe rifiutato gli incontri. Quello che emergerebbe dai racconti delle due bimbe giudicate in grado di testimoniare è un mondo composto da buoni e cattivi, da immagini stereotipate eppure «in cui la realtà viene distinta dalla fantasia». I loro ricordi sono composti da «statue che ballavano, dormivano e facevano lo spogliarello», «a casa della maestra Patrizia». Un mondo dalle forme morbide delle big babol, con peluche e «disegni appiccicati al muro» in cui si sarebbero ripetuti giochi come «quello della patatina che faceva il solletico». Nelle 150 pagine depositate ieri mattina, i consulenti affermano di aver riscontrato «chiari segni lasciati dalle violenze subite», le due bambine presenterebbero «la sintomatologia di un disturbo post traumatico da stress», in cui si evidenziano uno stato di ansia e irritabilità. Accanto a questi disurbi, affiorerebbe la natura sessuale di questo disagio, caratterizzato da «una curiosità morbosa nei confronti della sessualità, con la verbalizzazione di contenuti difficilmente patrimonio di una bambina in tenera età». Però, secondo i periti, i piccoli «non sarebbero stati influenzati dai genitori». Commentando l’esito della perizia - che verrà esaminata martedì prossimo davanti al gip di Tivoli Elvira Tamburelli - l’avvocato Franco Merlino, che assiste i genitori dei quattro bambini ha dichiarato: «Ora non si dirà più che i bambini erano vittime di una suggestione collettiva. Né che raccontassero episodi di fantasia».


«L’esame dei periti è viziato da un pregiudizio di fondo - ha commentato invece l’avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore della maestra Silvana Malagotti, indagata con altre sei persone- ossia quello che gli abusi siano stati commessi».

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