«Onestamente non c'è niente dietro le quinte: niente sangue né congiure». Con queste parole il Comune di Rapallo cerca di mettere fine a una lunga serie di veleni legati al primo rimpasto dell'amministrazione di centrodestra guidata dal sindaco Mentore Campodonico. Via gli assessori alle attività Produttive e ai Lavori Pubblici, Giuseppe D'Asta e Mario Fracchia, entrano in giunta i consiglieri comunali, nonché capigruppo dei rispettivi partiti, Fabio Mustorgi (Fi) e Giovanni Arena (An). «Un tagliando»: viene definito in ambienti vicini al sindaco con gergo automobilistico. Anzi da Formula uno, visto che una mattina è bastata per dare il via alla seconda stagione di Campodonico. Infatti, anche se le voci di possibili dimissioni giravano da tempo (Fracchia, considerato una delle menti del programma elettorale di Campodonico, da mesi non si faceva vedere in consiglio comunale), solo ieri mattina i due assessori hanno rimesso (per motivi personali) le loro deleghe nelle mani del sindaco. Mustorgi, già assessore durante la precedente amministrazione di Roberto Bagnasco, va ai Lavori Pubblici e al Patrimonio, mentre Arena avrà la responsabilità del settore Cultura del Comune. Al loro posto entrano due nuovi consiglieri: Elena Lavagno Canacari (Fi) e Giorgio Tasso (An).
«Non commento le dimissioni per ragioni personali anche se ho la certezza che sia D'Asta sia Fracchia continueranno a essere una risorsa per la città», si è limitato a dire Campodonico facendo notare però che «questo tagliando va nella logica propulsiva del nuovo Pdl che anche a Rapallo si sta consolidando». All'attacco l'opposizione. «Campodonico aveva promesso alla città una stagione nuova con uomini nuovi ma dopo neanche due anni ha gettato la maschera e ristabilito il vecchio establishment», accusa l'ex sindaco Ezio Armando Capurro che così commenta le dimissioni: «Invece di ucciderli li hanno fatti suicidare».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.