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Il riposo di Guardiola piace ai bookmaker E ancor di più il rientro

In questo momento nemmeno Pep Guardiola conosce il suo futuro come allenatore, però è già possibile puntarci i nostri soldi. Il mercato sta credendo nell’anno sabbatico, visto che il ritorno del catalano in panchina nel 2013 è l’ipotesi favorita a 2,75. Nel caso Guardiola avesse già pronta una squadra, il suo rientro nel 2012 verrebbe pagato a 4,00. Quasi la stessa probabilità del rientro nel 2014 (4,33) e poco meno di quella nel 2015 (5,00). Visto che stiamo parlando di quote dello stesso bookmaker è evidente che chi non ha l’ansia del riscuotere le vincite il giorno stesso della giocata può trarre profitto dalla situazione mettendo la stessa somma sul rientro nel 2012 e su quello nel 2013. Vittoria quasi sicura, con rendimento minimo del 37,5% (75 diviso 200). È curioso che come campionato di «rientro» di Guardiola sia in testa la Liga (2,50), seguito da tutti gli altri (serie A data a 5,00). Visto che in Spagna potrebbe allenare una sola squadra, è evidente che il mercato crede che dopo un po’ di riposo sarà richiamato a furor di popolo alla guida dei blaugrana.
La domanda di fondo è sempre un po’ marzullesca: è più la quota a fare il mercato o più il mercato a fare la quota, tramite l’allibraggio? Domanda che viene anche osservando il mercato allenatori in generale. Capello al Milan, al posto di Allegri, è dato soltanto a 3,00, mentre all’Inter o al Chelsea verrebbe pagato 5,00. E via con scenari sempre più creativi, fino al 20,00 del Barcellona.
A proposito della squadra giallorossa, la permanenza di Luis Enrique è a 2,50 mentre il primo candidato alla successione sarebbe Zeman con il suo 3,50. Inutile proseguire nell’elenco di numeri, più importante cogliere la logica di fondo: il banco fa i soldi non con il vero, ma con il verosimile. Capello non andrà all’Inter però con certezza assoluta nessuno potrebbe escluderlo, così come ci può stare che Zeman sogni il ritorno alla Roma.
Dal punto di vista dello scommettitore in questo genere di scommesse l’esecuzione del compitino paga sempre: appena la quota dell’addio di un allenatore scende sotto la pari è il caso di pensarci. Giovedì scorso, un giorno prima dell’annuncio, l’addio di Guardiola al Barcellona era crollato a 1,67 quando fino a un mese prima l’anno sabbatico si giocava a 6,00.

Conclusione? Nelle scommesse «speciali», quelle cioè non su quanto avviene in campo, a meno di certezze granitiche non si deve mai giocare contro le quote.

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