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Il ritorno di Kakà a Milano: tifosi rossoneri in visibilio

A Milano è già Kaka-mania. Tra striscioni e cori centinaia di tifosi milanisti accolgono Kakà a Linate. Il fuoriclasse: "Sono felicissimo: torno a casa"

Il ritorno di Kakà a Milano: tifosi rossoneri in visibilio

"Sono felicissimo: torno a casa. Ha ragione Galliani, certi amori non finiscono mai". Le prime parole di Kakà da neorossonero sono una dichiarazione per un amore che non è mai terminato. "Non vedo l’ora di entrare a San Siro e giocare - ha raccontato il trequartista brasiliano ai microfoni di Sky Tg24 - Sono felicissimo, riavrò la maglia numero 22. Tanti tifosi - ha concluso il brasiliano - mi hanno mandato messaggi di bentornato. E questo è importante per me". E a Milano è già Kaka-mania.

Finalmente è arrivato il grande giorno. E Kakà è di nuovo al Milan. "Il Milan prima di tutto" recita lo striscione di uno dei tifosi accorsi allo scalo privato di Linate per accogliere il giocatore che ritorna in rossonero dopo la partenza del 2009. Dopo il blitz notturno di Adriano Galliani a Madrid, a Linate si respira un’atmosfera di entusiasmo: centinaia di tifosi sono infatti arrivati per acclamare il campione. Si intonano cori come "Siam venuti fin qua per vedere segnare Kakà". "Quattro anni lontani dal Milan sono troppi, non credo che quello di Kakà sarà un ritorno deludente come quello di Shevchenko", ha spiegato un tifoso mostrando con orgoglio la maglia del fuoriclasse, atterrato intorno alle 12,15. Maglietta bianca e jeans, sorridente e felice, ha raccontato: "Da quindici giorni ho capito che potevo tornare. Il Milan è l’ideale per me e negli ultimi giorni sognavo di risentire i cori che i tifosi intonavano a San Siro. Qui trovo sempre grandi campioni. prima c’era Pippo Inzaghi. Ora Balotelli. Spero di vivere grandi gioie con Mario".

Visibilmente soddisfatto Adriano Galliani, il grande protagonista del blitz madrileno. "Missione compiuta, stanotte alle 2.35-2.40, era praticamente già il 2 settembre", ha raccontato l’ad rossonero senza nascondere la speranza che "i 12mila, 15mila orfani di Kakà, li chiamo così, tornino a San Siro".

E ha fatto notare: "Kakà ha fatto uno sforzo molto importante per tornare qui dimostrando grande affetto per la nostra maglia".

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