Ritratto di uno scienziato speciale

Chi era Darwin? Un biologo inglese che se ne stava rinchiuso a scrivere libri. Un uomo timido e prudente schiacciato sotto il peso della sua stessa visione. Un cacciatore di piccioni, uno studioso di crostacei, un padre amorevole, un giocatore di biliardo, un agnostico, un collezionista di coleotteri, un invalido e molte altre cose di cui spesso si parla poco. A colmare il vuoto ha pensato il divulgatore scientifico David Quammen, esperto di Darwin, sul quale ha ottenuto una cover story per il National Geographic dall’emblematico titolo Was Darwin wrong? (Darwin aveva torto?). La sua biografia del naturalista inglese, The reluctant Mr.Darwin (Atlas/Norton, pagg.

304, dollari 22,95), uscita pochi giorni fa negli Stati Uniti, racconta in modo deliziosamente semplice e ricchissimo di aneddoti - si basa sui diari successivi al viaggio sul Beagle e su lettere private - come all’autore dell’Origine delle specie sia venuta in mente la teoria dell’evoluzione e perché dopo 150 anni questa sia ancora all’ordine del giorno del dibattito scientifico. Naturalmente, lo spazio che merita ha anche il suo rapporto con le lucide, semplici venti paginette che Wallace scrisse dalle Molucche e che cambiarono la vita di Darwin per sempre.

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