Cronaca locale

Riunione del Cda Expo, fumata nera Slitta ancora la nomina di Glisenti

Nessun accordo sull’amministratore delegato. Domani a Roma il Comitato di pianificazione. Il presidente Bracco: "Si parlerà anche del dossier Bie"

Riunione del Cda  Expo, fumata nera 
Slitta ancora  la nomina di Glisenti

Nuova fumata nera sull’Expo 2015. Il consiglio d’amministrazione, che si è riunito ieri, si è chiuso ancora una volta con un nulla di fatto. I cinque componenti, guidati dalla presidente del cda (e di Assolombarda), Diana Bracco, non hanno ancora nominato l’amministratore delegato. Si parla da sempre di Paolo Glisenti, l’uomo voluto dal sindaco, Letizia Moratti, come rappresentante di Palazzo Marino, ma la scelta non è stata ancora compiuta né formalizzata.
E domani a Roma si riunirà il Comitato di pianificazione dell’Expo. Il vertice di palazzo Chigi è più che mai decisivo. All’ordine del giorno punti fondamentali per il futuro dell’organizzazione dell’evento: il budget e l’attività del Comitato fino al 30 giugno del 2009.

In pratica, tutto quel che la società Expo dovrà fare nel prossimo semestre. Al vertice romano parteciperà anche Paolo Glisenti, nel suo ruolo di segretario esecutivo del Comitato. Per finanziare le infrastrutture dell’Expo, sono in corso contatti tra il Comune e F2I, il Fondo infrastrutture a partecipazione pubblica (attraverso la Cassa depositi e prestiti). «È una ipotesi sulla quale stiamo lavorando da tempo, vedremo se andrà a maturazione» il commento della Moratti, dopo che sulle pagine del Corriere Economia, l’amministratore delegato di F2I, Vito Gamberale, ha rivelato la disponibilità a finanziare parte delle opere che non hanno ancora una copertura finanziaria. Gamberale ha anche spiegato che si discute la dismissione di partecipazioni detenute dal Comune di Milano in Serravalle e in Sea e nella gestione di Ecopass, che passerebbero appunto a F2I.

La prossima riunione del cda è stata convocata per giovedì 29, prima di tutto per esaminare gli obblighi derivanti dal dossier di candidatura. Poi si discuterà anche di nomine, deleghe e compensi dell’ad. La Bracco minimizza le difficoltà: «Mettere insieme una società ex novo è sempre una cosa molto faticosa, ma se si definiscono bene i contorni poi le cose vanno avanti bene. È accaduto anche per le Olimpiadi di Torino e poi le cose sono andate tutte benissimo». La Bracco si dice convinta di arrivare presto a una soluzione: «Abbiamo già convocato il consiglio di amministrazione per giovedì prossimo e il primo punto dell’ordine del giorno è la presa d’atto del dossier del Bie, il documento che impegna l’Italia e ha valore di un trattato internazionale e quindi per noi è il frame entro il quale ci muoveremo. Da qui muoveranno le decisioni discendenti tra cui la nomina dell’amministratore delegato e la definizione della corporate governativa della società». Resta però in sospeso la questione della capitalizzazione della società, sollevata dai revisori e in particolare dal presidente del collegio sindacale, Dario Fruscio. Era stata chiesta una nuova riunione dell’assemblea per “convalidare” gli stanziamenti degli enti locali, ma la presidente Bracco alla fine del cda ha spiegato di ritenere sufficienti le rassicurazioni ottenute da Comune, Regione, Provincia e Camera sulla volontà di versare i fondi necessari a pianificare le prossime mosse, a partire dallo stipendio di consiglieri, presidente e amministratore delegato.

A esprimere allarme è il presidente della Provincia, Filippo Penati, che ha un suo rappresentante nel cda di Expo 2015: «Cresce la preoccupazione per l'attuale impasse in cui si trova la società di gestione dell'Expo. Credo sarebbe opportuno che ci fosse un chiarimento urgente tra il presidente della società Diana Bracco e Dario Fruscio, presidente del collegio sindacale di Expo, che hanno sul tema della ricapitalizzazione opinioni diverse.

Mi auguro che ci sia quanto prima un incontro chiarificatore».  

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