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Rocchi e Pandev fanno volare la Lazio in Europa

Sotto 1-0 anche a Bucarest, i romani ribaltano la partita con i gemelli del gol e vanno in Champions

Rocchi e Pandev fanno volare la Lazio in Europa
Bucarest - Alla Lazio serviva l’impresa, dopo la serata sfortunata dell’Olimpico, ed è arrivata grazie ai gol dei «gemelli» d’attacco. Un secondo tempo da manuale (con tre reti in ventuno minuti che cancellano il vantaggio iniziale della Dinamo) vale la qualificazione ai gironi della Champions. L’Eurosogno avverato dei biancocelesti è tutto nei piedi di Rocchi, che si fa perdonare l’errore dal dischetto all’andata trasformandone uno a Bucarest e siglando una personale doppietta, e Pandev. Quello che voleva Delio Rossi: il tecnico sembrava quasi demoralizzato dopo il primo tempo della Lazio, incapace di fare la partita come invece sarebbe dovuto accadere, poi ha dato la sferzata ai suoi giocatori nell’intervallo ed ecco confezionata la prestigiosa vittoria. Che regala soldi e gloria ai laziali.

Atmosfera incandescente al «Lia Manoliu», che dopo questa partita sarà abbattuto per costruire un impianto da ottantamila posti: tutto esaurito con oltre 50mila tifosi a spingere la squadra di casa. Da queste parti si attendeva la sfida con la Lazio con trepidazione, non a caso il tecnico romeno Rednic l’aveva definita l’evento più importante del dopo-Rivoluzione. Scomodare i tragici fatti del Natale 1989 quando, nel sangue, fu deposto il dittatore Ceausescu è forse un tantino esagerato, ma dà comunque il senso di quanto la Dinamo tenesse a questa partita.

Dopo il minuto di silenzio per il povero Puerta, si assiste a un primo tempo brutto e giocato a ritmi bassi, situazione che non favorisce la squadra di Delio Rossi. I biancocelesti sembrano sin dall’avvio poco tranquilli e bloccati, tanto che non riescono mai a costruire una reale occasione pericolosa, affidandosi spesso a infruttuosi lanci lunghi. La Dinamo non ha nessun interesse a forzare, attende gli avversari, salvo poi regalare qualche fiammata. Zauri deve metterci una pezza sul colpo di testa di Bratu, servito da Pulhac scattato imperiosamente sulla sinistra, Ballotta respinge invece l’insidioso diagonale di Danciulescu. E al 27’ lo stesso Bratu, dopo un lungo rilancio di Blay, brucia sullo scatto l’acciaccato Stendardo (che si infortuna nuovamente alla coscia destra) e batte Ballotta. E mentre Scaloni - l’elemento più esperto di Champions in casa laziale con le sue 53 presenze con la maglia del Deportivo La Coruña - sostituisce il compagno, la Lazio non ha la forza di reagire.

Delio Rossi si fa sentire negli spogliatoi e i biancocelesti rientrano in campo nella ripresa completamente trasformati. Dopo trenta secondi, il tenace Del Nero intercetta il pallone a centrocampo, rilancia l’azione, vince un rimpallo in area e trova il fallo dell’ex ascolano Nastase. Rocchi non si fa condizionare dal rigore sbagliato all’andata e stavolta trafigge Lobont. Agguantato il pari, la Lazio si lancia subito alla ricerca del secondo gol che arriva al 9’: Del Nero conquista una palla a centrocampo e la cede a Rocchi, l’attaccante verticalizza in area di rigore per Pandev che resiste a una carica di Blay e batte di destro Lobont.

La partita è tutta una discesa, tanto che il bis di Rocchi (sul filo del fuorigioco) spegne le velleità dei romeni e degli spettatori, che mestamente abbandonano lo stadio molto prima della fine.

Falsa la notizia circolata nel pomeriggio di un agguato dei fan della Dinamo a tifosi laziali nei pressi dello stadio. Pare, invece, ci sia stata (lunedì sera) un’aggressione a cinque turisti italiani in vacanza a Bucarest. E intanto per la vicenda del portiere argentino Carrizo, che aveva richiesto la cittadinanza italiana affermando di avere degli antenati a Pinerolo, la Procura ha iscritto nel registro degli indagati Maria Elena Tedaldi, già coinvolta nell’inchiesta giudiziaria sull’ex laziale Juan Sebastian Veron.
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