Rocco «Chi?» Palese, il gregario di lusso che sul ring della tv mette in crisi Vendola

L’oscuro gregario manda in affanno la star delle fughe (in avanti). Palese, quello del «Rocco chi?», il prescelto dal centrodestra alle Regionali pugliesi dopo le iniziali perplessità di Berlusconi, mette all’angolo Vendola, habitué delle dirette. Va in onda su Sky Tg24 il primo duello televisivo tra aspiranti governatori. L’impressione, dopo questo confronto, è che l’esito della sfida in Puglia sia tutt’altro che scontato. Secondo un sondaggio Ipsos-Sole 24 Ore Palese oggi deve recuperare soltanto 4 punti al rivale. Per l’azzurro una ragione del vantaggio c’è: quei consensi a favore di Nichi Vendola sono frutto di «clientelismo» e «generosità» dimostrata a suon di consulenze e contratti elargiti «fino a far salire la spesa pubblica del 58 per cento». E poi, caro Vendola, «dovresti preoccuparti dei tuoi alleati. E della questione morale. Non ti accorgi che Di Pietro ti ha messo addosso il pm Nicastro per controllare ciò che fai?». Affondi mica male per un esordiente nei «faccia a faccia». Finisce che il poeta «Nichilista» perde le staffe: «Sei un bugiardo totale»... Sicuri che ’sti show elettorali facciano bene alla sinistra?
In camera di sterilizzazione da par condicio, alle tre del pomeriggio a uso e consumo degli abbonati, è un tutti contro tutti. In virtù del pluralismo d’ordinanza gli invitati non sono due, ma quattro, come al tavolo da poker. Ci sono pure Adriana Poli Bortone, sudista sponsorizzata dall’Udc, e il carneade Michele Rizzi, a rappresentare «l’alternativa comunista» all’ex di Rifondazione, figurarsi.
Spunta subito la grana del disastro sanitario tra Adriatico e Ionio, tra deficit da record e appalti impepati di scandali sessuali. Vendola è costretto a parare colpi a destra e a manca. Palese si prende altre soddisfazioni. Ricorda le liste d’attesa infinite per i pazienti della Regione, l’assistenza sprofondata a livelli d’emergenza «in assenza di controlli sulla gestione politica dei servizi», gioca con le parole quando auspica di poter mettere mano a un «intervento chirurgico» per asportare i mali del sistema «fallito assieme all’amministrazione di centrosinistra». Nemmeno la Poli Bortone è tenera con l’eroe delle primarie («Vendola hai toppato su tutto»). L’interessato va in tilt: «È l’eredità di 10 anni di malgoverno delle destre», giura di aver trovato le «trappole per topi nelle cucine degli ospedali» e si vanta dei 500 milioni di euro spesi per «comprare i moderni macchinari per le Tac».

Sembra che parli dell’Africa nera risollevata con gli aiuti dell’Occidente, ma - abbiate pazienza, dopo cinque anni di governo e rimpasti di giunta in sintonia con gli avvisi della Procura -, «siamo al punto finale del rodaggio della nuova sanità pugliese», s’incarta Nichi. Spaesato, non come a Ballarò o da Santoro. Rocco invece può sorridere. Buona la prima.

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