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Roma, giallo all’Ergife Giovane trovata morta dopo una notte brava

da Roma

È giallo sulla morte di una ragazza tedesca in un hotel della Capitale. La donna, una guida turistica di 33 anni, arrivata giovedì insieme a una comitiva da Monaco di Baviera, è stata trovata priva di vita ieri pomeriggio intorno alle 14 nel locale caldaie dell’Hotel Ergife, sulla via Aurelia.
La giovane tedesca era sul pavimento, il viso rivolto a terra, con un vistoso ematoma tra il collo e la nuca e altre ecchimosi sul corpo. A trovare il cadavere, due operai addetti alla manutenzione delle caldaie, che hanno immediatamente dato l’allarme. Un medico, presente in albergo per un convegno, non ha potuto far altro che constatare il decesso dell’avvenente ragazza tedesca, e subito dopo sono intervenuti gli uomini della squadra mobile e della scientifica. Molti gli aspetti da chiarire per accertare la causa della morte e, soprattutto, per stabilire se si sia trattato di un incidente, di un omicidio o, ma sul punto gli investigatori sono scettici, di un suicidio. Tutto da chiarire, troppi dubbi e qualche certezza. La ragazza aveva bevuto molto e una delle ipotesi è, appunto, che sia caduta dalla finestra. Ma ancora non si può escludere l’omicidio.
In attesa dei risultati dell’esame autoptico, affidato al medico legale Francesco Traditi, che darà risposte sulle cause del decesso, il primo punto su cui gli inquirenti sono al lavoro è ricostruire come la guida turistica sia finita nello sgabuzzino. L’accesso al locale, infatti, è riservato al personale dell’hotel, ma la donna potrebbe esserci finita cadendo nella chiostrina della stanza, su cui si affaccia una balaustra situata al piano superiore, battendo la testa durante il volo.
Giovedì sera, dopo aver cenato con il gruppo di turisti, la ragazza avrebbe lasciato l’hotel per fare un giro per Roma insieme alle altre due guide che accompagnavano la comitiva di tedeschi. Probabile che il tour abbia compreso la visita di qualche bar: alcuni testimoni dicono di averla vista rientrare in albergo piuttosto brilla. Ma mentre le sue colleghe a quel punto sarebbero andate a dormire, la vittima non è mai rientrata nella sua stanza.
Così, una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti è che la donna sia rimasta vittima di un incidente dovuto indirettamente alla serata trascorsa con le amiche: rimasta sola, e ubriaca, si sarebbe seduta sulla balaustra affacciata sul locale caldaia e, sporgendosi all’indietro, avrebbe perso l’equilibrio, volando nel vuoto per alcuni metri fino a schiantarsi, ferita a morte, nel locale di servizio dove è stata ritrovata solo il giorno successivo. Le due colleghe, ieri pomeriggio, sono state portate in questura. Gli investigatori vogliono capire se le tre donne avevano conosciuto qualcuno, in albergo o durante la «gita» notturna. Non è infatti ancora escluso che la donna sia stata uccisa. Forse accidentalmente, finendo nella chiostrina dopo una spinta seguita a un litigio nei pressi della balconata. Oppure intenzionalmente, dopo essere stata portata nella stanza attraverso gli altri locali di servizio da qualcuno che conosceva la strada e, una volta lì, colpita alla nuca con un corpo contundente. A un primo esame, il corpo della ragazza non presentava evidenti segni di violenza, ma anche su questo punto sarà necessario attendere il lavoro del medico legale per restringere le ipotesi.


E per raccogliere ogni elemento potenzialmente utile a risolvere il giallo, nella serata di ieri sono stati interrogati singolarmente, nella hall dell’albergo affollata dalle centinaia di candidati per la prova di un concorso notarile in svolgimento proprio all’Ergife, anche i cinquanta turisti tedeschi.

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