Cronache

Roma, il pacco bomba nella sede di Equitalia firmato dagli anarchici

Il direttore della sede Marco Cuccagna è rimasto ferito e ha perso la falange di un dito. Rinvenuto nel plico un documento firmato dalla Fai, la Federazione anarchico informale. L'episodio potrebbe essere legato al plico inviato alla Deutsche Bank di Francoforte

Roma, il pacco bomba  nella sede di Equitalia firmato dagli anarchici

Torna l’allarme terrorismo in Italia. E torna la paura nella Capitale per l'esplosione di un pacco bomba in una agenzia di Equitalia. Il plico, che è stato recapitato in via Andrea Millevoi, si trovava in una busta imbottita ed era indirizzato al direttore della sede Marco Cuccagna (nella foto) che ha perso la falange di un dito nell'esplosione ed è rimasto ferito al volto. Sull'episodio sta indagando il procuratore aggiunto Pietro Saviotti che ha aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando un attentato con finalità di terrorismo.

Il pacco bomba esploso alle 12.30 sembra confermare i timori che il plico esplosivo inviato nei giorni scorsi all’amministratore delegato della Deutsche Bank, Josef Ackermann, a Francoforte seguito dalla rivendicazione del gruppo italiano Federazione anarchica informale, non è un episodio isolato. Il pacco ha il timbro postale di Milano. Secondo quanto si è appreso, l’esplosione ha mandato in frantumi anche la scrivania di Cuccagna che è stato ferito aln dito e ha subito un intervento di sutura. Il direttore generale è stato colpito dalla deflagrazione anche al volto riportando un problema ad un occhio. Ma, a quanto si apprende, non ne rischia la perdita. Il presidente del Consiglio, Mario Monti ha subito tenuto a precisare che "Equitalia ha sempre svolto e continua a svolgere esclusivamente il proprio dovere, nel pieno rispetto delle leggi".

Un documento firmato dalla Fai, la Federazione anarchico informale, è stato rinvenuto nel pacco bomba esploso questa mattina. Dagli accertamenti compiuti dagli investigatori sul documento trovato nel plico esplosivo emergerebbero contenuti simili a quelli del testo che accompagnava il pacco bomba recapitato mercoledì scorso a Francoforte alla Deutsche Bank. Secondo quanto si apprende il plico sarebbe stato spedito da Milano.

Il messaggio di rivendicazione del plico esplosivo, inviato a Francoforte era scritto a mano e in italiano, ed era nascosto nella lettera bomba. "Nella lettera di rivendicazione - aveva spiegato la polizia tedesca - l’organizzazione menzionava in un comunicato tre esplosioni contro banche, banchieri, zecche e sanguisughe". La polizia tedesca aveva ipotizzato quasi subito il probabile invio da parte dell’organizzazione terroristica di altre due lettere bomba.

Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha subito parlato di "atto scellerato, vile, i cui colpevoli devono essere identificati al più presto e puniti". "A Cuccagna ferito nell’esplosione, esprimo la massima vicinanza e la solidarietà della cittadinanza e delle istituzioni capitoline - ha detto Alemanno - l'ipotesi che possa trattarsi di un gesto non isolato è un invito per tutti a non abbassare la guardia".

Il sindaco di Roma confida nell’attività investigativa delle forze dell’ordine per assicurare i responsabili alla giustizia.

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