«Dopo la Roma, rompiamo le scatole all’Inter»

Ranieri confermato da Blanc fino al 2010: «A Milano per vincere». Del Piero-Trezeguet punte, Tiago di nuovo in panchina.

«Claudio Ranieri ha la fiducia di tutta la Juventus e per questo resterà sulla panchina bianconera “almeno” fino al termine della stagione 2009-2010». L’iniezione di fiducia arriva direttamente dall’amministratore delegato bianconero Jean Claude Blanc.
«Abbiamo rotto le scatole alla Roma, intendiamo fare lo stesso anche all'Inter». È con questo manifesto intanto che Ranieri pensa al presente e presenta la sfida della Juventus di questa sera a San Siro. Non intende fare sconti a nessuno pur precisando che, a differenza di Trezeguet, non tifa né per l'una né per l'altra: «Voglio il bene della Juve e basta. Piuttosto, se devo parteggiare per qualcuno, lo faccio per il Toro». Al di là dei proclami di chi ancora vaneggia il secondo posto (in testa, il presidente Cobolli Gigli), la Juve ha ben chiaro che il suo obiettivo è la qualificazione in Champions e stop: con la Fiorentina e i rossoneri che non hanno la continuità giusta, anche il punticino di Empoli ha fatto brodo. «Abbiamo spinto fino alla fine, pur facendolo male - ha ammesso Ranieri -. Ma la squadra è fisicamente a posto e siamo pronti per andarcela a giocare alla pari con l'Inter. Nerazzurri in calo? Lo dite voi. Io sono dell'idea che quando ci sono partite di questo genere le energie si trovano comunque. I nerazzurri sono fuori dalla Champions, è vero: ma quella è una competizione strana dove non puoi programmare niente».
La Juve sogna il colpaccio, dato che finora non ha mai perso contro le grandi e ha battuto la Roma a Torino: uscire da trionfatori al Meazza regalerebbe entusiasmo, autostima e il certo approdo nell'Europa che conta. «La nostra stagione sarà positiva comunque vada contro l'Inter - ha messo le mani avanti Ranieri -. Rispetto all'andata (1-1: vantaggio di Cruz, pareggio di Camoranesi, ndr) siamo cresciuti in consapevolezza e convinzione: in una partita secca, poi, tutto può sempre succedere». Soprattutto quando entrano in gioco orgoglio, rabbia, determinazione: le armi preferite dalla Juventus. Che secondo Trezeguet non gioca tanto bene, ma che Ranieri tutto sommato promuove: «Mi limito a dire che abbiamo difficoltà contro le squadre che si chiudono, perché contro chi ci affronta a viso aperto il nostro gioco ha fruttato e non è stato così male. Serve più qualità? Può darsi: ma quella serve a tutti».
Si vedrà in estate. Stasera, intanto, in mezzo al campo Ranieri potrebbe affidarsi a Camoranesi come partner di Sissoko, mentre sulla fascia ci andrebbe Salihamidzic. In difesa l'unico ballottaggio riguarda Molinaro e Grygera mentre in attacco, se non sarà tridente, non si scappa dall'accoppiata Del Piero-Trezeguet. Il capitano festeggerà così la presenza numero 552 con la maglia della Juventus raggiungendo Gaetano Scirea in testa alla classifica di tutti i tempi della società bianconera. L'ultima volta delle due squadre in campionato al Meazza (12 febbraio 2006) la Juve si impose 2-1: gol di Ibrahimovic, pareggio di Samuel e rete decisiva di Del Piero.

Si riparte in qualche modo da lì, anche se di quella Juve andranno in campo, oltre a Del Piero, solo Buffon, Chiellini, Camoranesi, Nedved e Trezeguet: la vecchia guardia per eccellenza, quella che non ha mollato neppure in serie B.

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