Roma-Viterbo colabrodo: i pendolari furiosi

Si rompe la linea elettrica, stop fino alle 12.30 I passeggeri all’attacco: «Questo è un inferno»

Il trasporto pubblico a Roma perde colpi e gli utenti perdono la pazienza. Ieri doppio guasto: il primo sulla linea A della metropolitana: alle 7.40 un treno diretto ad Anagnina si è fermato nella stazione di Vittorio Emanuele per la perdita di aria compressa dal sistema frenante. E il servizio tra Termini e Anagnina è stato sospeso per 30 minuti. È andata peggio sul tratto extraurbano della Roma-Viterbo, bloccata dall’apertura alle 12.30 per un danno alla linea aerea di contatto a Sant’Oreste. Con la circolazione ferma, il comunicato di scuse di Met.Ro è servito a poco. E uno dei leader del comitato pendolari di Viterbo, il 36enne U.L., parte all’attacco: «È un inferno - spiega - e tra guasti, carenza di personale, treni sporchi, ritardi, noi pendolari siamo costretti a vivere un incubo dopo l’altro. Delle scuse non sappiano che farcene». Lui stesso ieri, finito il turno di notte, non è potuto tornare a casa.

«Solo nei primi due mesi del 2006 - conclude - hanno annullato 60 corse, nei due mesi successivi altre 54. Parlare di episodi è una presa in giro. I problemi sono strutturali e vanno affrontati alla radice, individuando i responsabili dei disservizi. Non ne possiamo più di sentirci dire che è colpa del fato cinico e baro».

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