Cronaca locale

Auto clonate e rivendute: ecco dove finivano le vetture rubate

La polizia stradale ha arrestato una banda di malviventi che clonava decine di auto rubate falsificando documenti e numero di telaio per poi rivenderle a prezzo di mercato

Auto clonate e rivendute: ecco dove finivano le vetture rubate

Il meccanismo perfetto si è inceppato quando un ignaro cittadino si è ritrovato a vendere un’auto che non era più sua. I suoi dati erano finiti nel database di un gruppo di 4 malviventi che falsificava documenti e dati identificativi dei veicoli per rimettere sul mercato auto rubate. Macchine di grossa cilindrata che venivano sottratte ai legittimi proprietari e poi “clonate” con gli estremi di vetture identiche nel modello e nel colore, così da poterle rivendere come semplici auto usate.

A sgominare la banda, dopo la denuncia del proprietario di una delle macchine clonate che si è rivolto alla trasmissione televisiva “Mi manda Rai 3”, sono stati gli uomini della polizia stradale, coordinati dal pool reati gravi contro il patrimonio della procura della Repubblica di Roma. Nome in codice dell’operazione: “Dna”. Il complesso sistema di clonazione iniziava con il furto dei veicoli. Successivamente i truffatori individuavano nelle strade della Capitale vetture identiche a quelle appena rubate e si appropriavano dei dati identificativi della macchina e delle generalità del proprietario con una visura.

A quel punto venivano generati una serie di documenti falsi, dalle targhe alla carta di circolazione, fino al numero del telaio, identici in tutto e per tutto agli originali. Erano in due, C.C. di 43 anni e G.J.G. di 35, a contattare gli studi di consulenza automobilistica per formalizzare il passaggio di proprietà in favore dell’acquirente, che si ritrovava ad acquistare a sua insaputa un’autovettura rubata. Il tutto corredato da false procure speciali, vidimate da finti notai. Il danno, quindi, era triplo: per chi subiva il furto, per chi perdeva la titolarità della sua auto e per chi inconsapevolmente si trovava ad aver comprato un veicolo rubato.

I quattro sono finiti in manette, due ai domiciliari e due nel carcere di Regina Coeli. Uno di loro, inoltre, era già agli arresti domiciliari ed è stato trovato in possesso di una pistola detenuta illegalmente.

Ora gli agenti ora sono al lavoro per capire quanti sono i veicoli manomessi.

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