Cronaca locale

Calci e pugni alla ragazza incinta, poi prova a strangolarla: arrestato

Un uomo di 29 anni è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Roma San Giovanni per aver picchiato con calci e pugni la compagna incinta

Calci e pugni alla ragazza incinta, poi prova a strangolarla: arrestato

Pestata. Picchiata brutalmente, fino ad arrivare a un passo da lì dove non si torna più indietro: la morte. Un ragazzo di 29 anni ha brutalmente malmenato la compagna incinta dopo una lite. Dopo averla presa per i capelli l’ha gettata sul divano e l’ha colpita con calci e pugni sotto gli occhi del fratello di lei che ha assistito alla scena. Dopo averla pestata, ha cercato anche di ucciderla, strangolandola.

È accaduto nel pomeriggio del 3 marzo in un appartamento del quartiere Appio a Roma con i carabinieri della stazione Roma San Giovanni che hanno poi arrestato un 29enne originario dell’Afghanistan, senza occupazione e con precedenti, con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della convivente: una 28enne romena.

Intervenuti a seguito di una richiesta giunta al 112, i militari dell’Arma sono giunti nell’abitazione della coppia dove, poco prima, a seguito di una lite scaturita per futili motivi, l’uomo aveva aggredito la donna, in stato di gravidanza, afferrandola per i capelli per poi colpirla con pugni e schiaffi. Al culmine della violenza, il 29enne ha poi stretto una mano al collo e una sulla bocca della vittima, minacciandola di morte. I carabinieri hanno bloccato l’uomo ancora in stato di agitazione e hanno prestato i primi soccorsi alla ragazza, successivamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni Addolorata. Da qui si è allontanata spontaneamente rifiutando le cure, nonostante alcuni segni sul corpo dovuti alle percosse subite.

L’aggressione è stata confermata anche dal fratello della vittima, 25enne romeno, presente nell’abitazione in quel frangente e sentito poi dagli investigatori. L’arrestato è stato portato in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Una volta arrivata in ospedale, come detto, la donna ha deciso di allontanarsi spontaneamente rifiutando le cure. Sul corpo aveva ancora i segni delle botte ricevute dal compagno violento, ma ha preferito andare via e tornare nella sia abitazione.

Il 29enne è stato invece fermato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Solo poche ore prima un altro fatto di violenza aveva sconvolto la capitale. Terribile storia quella di una donna di 57 anni violentata e maltrattata dal proprio figlio, un 38enne alcolizzato. La madre, soccorsa in mezzo alla strada da alcuni passanti, è stata accompagnata al pronto soccorso in gravi condizioni.

I medici hanno però ritenuto opportuno trasferirla in una struttura ospedaliera più grande. Si trova adesso ricoverata all’ospedale di Tivoli. Le forze dell’ordine che hanno ascoltato il suo racconto e hanno poi arrestato l’uomo, stanno ora indagando anche sui servizi sociali che conoscevano l’aggressore da molto tempo.

Il figlio infatti era già stato denunciato in passato dalla donna stessa, per comportamenti violenti avuti nei suoi confronti.

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