Coppa Italia, finale nel caos: auto in fiamme, feriti e scontri

A Roma scontri tra tifosi e agenti. A fuoco vettura della municipale, un vigile ferito. Arrestati tre tifosi della Lazio

Coppa Italia, finale nel caos: auto in fiamme, feriti e scontri

La finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta scatena il caos a Roma: nelle vicinanze dello stadio Olimpico un gruppo di tifosi della Lazio con il volto coperto ha cercato di sfondare il cordone della polizia.

I circa duecento supporter biancocelesti si sono radunati a Ponte Milvio diretti in curva nord, ma nel tragitto hanno fatto esplodere almeno 30 bombe carta in strada. Alcuni hanno anche lanciato oggetti e dato fuoco con una molotov a una macchina dei vigili urbani. La polizia ha quindi risposto con tre cariche di alleggerimento e con l'uso degli idranti. Un agente della polizia municipale è rimasto ferito all'orecchio nel corso deI tafferugli ed è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Gemelli, insieme a un funzionario intossicato come lui, il dirigente del gruppo Cassia della Polizia Locale che ha riportato anche diverse ferite al volto. Arrestati tre tifosi della Lazio.

Il commento di Matteo Salvini

Immediatamente, si è preoccupato della situazione anche il ministro Matteo Salvini. "Ringrazio le migliaia di donne e uomini in divisa che stanno lavorando per la sicurezza della partita Lazio Atalanta - ha detto -. Auspico ci siano condanne esemplari per i pochi teppisti fermati fino ad ora con bombe carta, petardi, un coltello e fumogeni (con cui hanno dato fuoco a un’auto dei vigili). Questa gente non metterà più piede in uno stadio".

Il commento di Virginia Raggi

"Le città non possono essere messe a ferro e fuoco da gruppi di delinquenti organizzati che con il pretesto di una partita di calcio devastano tutto e aggrediscono gli uomini della polizia, ovvero persone che stanno lavorando per tutti noi", ha detto il sindaco di Roma tramite un post pubblicato su Facebook.

Poi Virginia Raggi aggiunge: "Rivolgo pubblicamente un ringraziamento a tutti gli agenti della polizia di Roma Capitale e di tutte le forze dell'ordine impegnate a garantire la sicurezza dei cittadini e lo svolgimento di un evento sportivo come la finale di Coppa Italia. Oggi uno dei miei agenti ha rischiato la vita per colpa di un gruppo di idioti. Credo vada fatta una attenta riflessione: le squadre di calcio guadagnano milioni e pagano milioni per gli stipendi dei calciatori.

Non è giusto che siano i cittadini e le amministrazioni a farsi carico delle spese per il mantenimento della sicurezza: non si può mettere sotto assedio una città. Abbiamo visto scene raccapriccianti in tutte le città d'Italia. La misura è colma. Servono provvedimenti forti nei confronti di questi barbari".

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