Cronaca locale

Esami gratis a parenti e amici al Grassi di Ostia: 141 medici e paramedici denunciati

La Guardia di Finanza di Roma ha denunciato 141 tra medici e paremedici dell'Ospedale Grassi di Ostia accusati di truffa al sistema sanitario nazionale: i medici infatti svolgevano esami e analisi cliniche gratuite a parenti e amici

Esami gratis a parenti e amici al Grassi di Ostia: 141 medici e paramedici denunciati

I militari della Guardia di Finanza di Roma hanno scoperto una maxi truffa ai danni del sistema sanitario nazionale perpetrata all'Ospedale Grassi di Ostia. I finanzieri hanno infatti scoperto, a seguito di un'approfondita indagine, che venivano fatti esami e analisi cliniche gratuite a parenti e amici di numerosi medici e infermieri, senza che venissero nemmeno inseriti in regolari liste d'attesa.

A finire nei guai sono ben 141 tra medici e paramedici dell'Ospedale di Ostia, tutti indagati per truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, che dovranno rispondere alla Corte dei Conti per danno alle finanze dello Stato. Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma ha iniziato a indagare su questa complessa e grave vicenda a partire dal novembre 2017, dopo la denuncia da parte di un'infermiera del nosocomio, che ha deciso di segnalare l'accaduto alle Autorità.

Nel corso delle indagini gli agenti della Guardia di Finanza hanno analizzato tutti i tabulati relativi alle prestazioni erogate e grazie anche alle testimonianze di alcune persone sono riusciti a risalire ai medici e agli infermieri coinvolti nella truffa. Sarebbero in tutto quasi 523 le persone che avrebbero usufruito dei servizi sanitari senza pagare un euro e senza attendere un giorno, proprio in virtù dei rapporti di parentela o di amicizia con il personale medico del Grassi di Ostia. Quella scoperta dagli agenti di Roma è una truffa di una certa gravità e importanza, dal momento che lede non il Servizio Sanitario Nazionale, ma soprattutto i diritti di tutti gli altri pazienti paganti, che attendono tra l'altro il loro turno in lista d'attesa.

I finanzieri hanno ricostruito anche il modus operandi dei medici coinvolti nella truffa: il paziente bisognoso di una prestazione medica si rivolgeva direttamente a uno dei sanitari compiacenti, che grazie all'accesso al sistema informatico dell'ospedale, avanzava la richiesta. Una volta effettuato l'esame, i medici e gli infermieri denunciati entravano in possesso del referto e lo consegnavano subito al paziente, senza che questo dovesse pagare alcun ticket alla Regione Lazio.

In tutto sono 141 i medici e gli infermieri denunciati e indagati in questa maxi truffa e tutti dovranno rispondere all'Autorità Giudiziaria del reato di truffa aggravata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.

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