In una lettera inviata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il coordinatore del gruppo “Gino Falleri- giornalisti 2.0”, Maurizio Pizzuto, spiega le ragioni per le quali “sarebbe assurdo pensare di rinviare ad una prossima scadenza il voto per il Consiglio nazionale dell’ordine dei Giornalisti, e di conseguenza per il rinnovo dei consigli regionali di tutta Italia”.
Rinvio ingiustificato, politicamente scorretto, del tutto inutile e perfettamente in linea invece con chi intende continuare a dormire sugli allori e pensare che il mondo sia immobile e debba restare tale per via del Covid. Sono mesi- spiega Maurizio Pizzuto- che critichiamo in tutte le maniere possibili e immaginabili le decisioni del premier Conte e del suo Governo che in nome dell’emergenza da Covid ha limitato e costretto le nostre libertà personali.Ora si paventa un rinvio anche delle elezioni dei nostri organismi elettivi, e tutto questo si scontra contro chi invece predica la libertà di pensiero di espressione e di credo deontologico.Un precedente molto più illustre di una semplice elezione dell’Ordine professionale dei giornalisti ci è appena passata sotto gli occhi: parliamo del concorsone della RAI.
Lì, poteva sussistere un rischio di contagio, con oltre 4 mila persone riuniti tutte insieme, e nello stesso giorno alla fiera di Roma, ma per l’elezione del Consiglio Regionale e Nazionale dell’ordine, si tratta di mettere in fila quei colleghi che vorranno venire a votare e, rispettando in maniera rigidissima i protocolli di sicurezza e farli votare. Nessun assembramento fuori regola, nessuna movida, nessuna orda impazzita di gente priva di scrupoli. Basti pensare quello che è accaduto nelle ultime elezioni a Roma, al Circolo di Montecitorio, dove gli spazi all’aria aperta sono notevoli e dove non si è mai troppi per immaginare una qualunque ipotesi di contagio”.
La richiesta dei giornalisti al Ministro è quella di intervenire per ristabilire il principio della democrazia in una corporazione dove oggi diventa davvero difficile immaginare il futuro, per via delle mille incrostazioni e resistenze esistenti all’interno dei nostri organismi di categoria.
“Noi come Gruppo Gino Falleri – conclude Pizzuto - ci batteremo nelle sedi istituzionali che più contano per ripristinare le regole del gioco democratico e perché esse vengano rispettate anche dagli organismi che oggi governano la nostra categoria. E già dai prossimi giorni presenteremo a tutti i colleghi i nostri candidati, le nostre proposte, i nostri programmi, ma anche i nostri sogni. Che nessuna pandemia potrà distruggere”.
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