Cronaca locale

"Che bombe le ho dato". Botte alla 12enne disabile, a processo i bulli

I fatti risalgono ad aprile del 2021. La ragazzina, con alcune disabilità, riportò gravi lesioni. Il pm ha rinviato a giudizio i tre 15enni responsabili dell'aggressione

"Che bombe le ho dato". Botte alla 12enne disabile, a processo i bulli

Tre quindicenni, due ragazze e un ragazzo, sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di lesioni aggravate per aver picchiato selvaggiamente una 12enne disabile in un parco di Roma Nord. Al tempo dei fatti, le immagini della brutale aggressione furono diffuse con un video sui social in cui una delle indagate si vantava delle botte rifilate alla vittima: "Che bombe le ho dato".

Il video choc

Come ben ricorda il quotidiano La Repubblica, i fatti risalgono ad aprile del 2021. Nel video, uno degli elementi fondanti dell'inchiesta coordinata dal pm Maria Perna, si distinguono chiaramente i tre autori del pestaggio. La prima a colpire la dodicenne è una ragazzina: la strattona, le sferra un pugno in faccia e, infine, le afferra i capelli. La giovane vittima cade a terra, stordita e incapace di reagire. A quel punto, accorre una comitiva di adolescenti: si sentono grida e frasi disconnesse di sottofondo. Poi spunta un'altra ragazzina che si china sulla 12enne e la colpisce senza sosta. Il tutto sotto gli occhi di alcuni giovani che riprendono la scena con lo smatphone. Nessuno allerta i soccorsi, alcuni avviano una diretta su Instagram.

Il rinvio a giudizio

Paola (nome di fantasia della vittima) resta immobile, seduta sull'aiula, per una manciata di minuti. Poi telefona alla madre che, incredula e sotto choc, accorre in suo aiuto. Al pronto soccorso, i medici le riscontrano "lesioni guaribili in 36 giorni", per fortuna, nulla di irreversibile. Ma Paola è una ragazzina con delle fragilità e quelle botte ancora oggi, ad un anno dai fatti, le hanno lasciato il segno. Sulla vicenda è intervenuto il Centro nazionale contro il bullismo - Bulli Stop guidato da Giovanna Pini. Le indagini, invece, sono state affiddate ai carabinieri della compagnia di Montesacro. "La decisione dell'Ufficio di Procura è indiscutibilmente coerente - spiega il legale della vittima, l'avvocato Eugenio Pini, a Repubblica.it - rispetto alla gravità delle condotte.

Ricordiamo tutti la drammaticità di quelle immagini e del dolore vissuto dalla giovane vittima".

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