Cronaca locale

"A Roma dilaga la prostituzione minorile"

Audizione della pm, Maria Monteleone, sul problema della violenza sui minori. Nella capitale i bambini si prostituiscono anche a dieci o tredici anni

"A Roma dilaga la prostituzione minorile"

È un incubo per i più piccoli. Ma anche gli adulti non riposano bene. La pornografia minorile dilaga. Basta "smanettare" sul web e il gioco è fatto. Troppo semplice e troppo sbagliato allo stesso tempo. Sono in molti, in troppi che si muovono nell'ombra. Nell’illegalità. Lo sfruttamento della prostituzione è poi uno dei reati più diffusi nella capitale. Ma, quando a prostituirsi sono bambini, allora qualcosa davvero non funziona. La società si spezza. È un quadro inquietante quello tracciato dalla pm, Maria Monteleone, coordinatore dei magistrati che si occupano dei reati contro la violenza di genere e contro i minori.

Parla di fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta per l’infanzia e l’adolescenza. E il quadro che descrive è tremendo. “La prostituzione minorile - spiega - è uno tra i reati più allarmanti che dobbiamo registrare. Vede come vittime bambine e bambini anche di età compresa tra i 10 e i 13 anni. A Roma nel 2019 abbiamo aperto 31 nuovi procedimenti penali. E negli anni passati c’era stata un’impennata in questa materia dopo la vicenda delle cosiddette baby squillo.

Ma non è tutto. I dati statistici rilevano un costante e significativo incremento dei reati (come i maltrattamenti in famiglia e la violenza sessuale) che vedono come persone offese i minori di 18 anni. Il dato più inquietante è rappresentato però dai 262 nuovi procedimenti penali aperti nel 2019 per il reato di pornografia minorile. Numeri che descrivono una situazione critica tra le vie della capitale. Nell’indicare altri reati su cui la procura di Roma ha indagato nel 2019, Monteleone ricorda i 117 nuovi procedimenti per l’ipotesi di atti sessuali con minorenni e definisce tremendo il costante aumento del delitto di adescamento dei minori commesso attraverso la rete internet.

Solo nel 2019 si rileva un incremento del 12,8% dei procedimenti penali, passati da 117 a 132. Sono aumentati anche i casi legati all’abuso dei mezzi di correzione (91 nel 2019) “con condotte fisiche di abuso sui minori anche all'interno delle scuole fin dalla primissima infanzia. E cioè riguardanti bimbi della fascia 0-3 anni, ma anche quelli dai 3 ai 5 anni”. Altrettanto significativi i procedimenti aperti sull’impiego dei minori nell’accattonaggio. Poi i numeri che riguardano i casi (214) di sottrazione di minori, alcuni anche internazionali. Mentre notevoli sono i dati sull’elusione dei provvedimenti del giudice sull’affidamento e sulla violazione dell’obbligo di mantenimento.

“Nella convenzione di Istanbul, ma anche in quella di Lanzarote, queste condotte - attribuite a quel genitore che dimentica o fa finta di dimenticare l’ordine che un giudice gli ha imposto - sono gravemente pregiudizievoli per i minori tanto da integrare forme gravissime di vera e propria violenza definita economica”. Tra i reati commessi a danno dei più piccoli si contano poi 50 procedimenti penali aperti lo scorso anno per il reato di atti osceni commessi in vicinanza di luoghi frequentati da minorenni e alcune ipotesi di sequestro. Roma è anche questo. Una macchina impazzita pronta a colpire chi non può difendersi. Bambine e bambini abusati da adulti senza Dio.

Divoratori di sogni.

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