Villa Massimo, il Comune non rimborsa i volontari e il parco resta chiuso

I cancelli del polmone verde del quartiere nomentano sono rimasti chiusi nel fine settimana perché i volontari non hanno ricevuto i rimborsi da parte del Comune. Il parco era stato riaperto il mese scorso dopo sei anni di abbandono

Villa Massimo, il Comune non rimborsa i volontari e il parco resta chiuso

Il comune non rimborsa i volontari e così mamme e bambini devono rinunciare alla giornata al parco. Sabato e domenica i cancelli di Villa Massimo, storico parco del quartiere nomentano sono rimasti chiusi. Lo splendido giardino che ospita l’Accademia tedesca di Roma era stato riaperto lo scorso 15 maggio dopo quasi sei anni di abbandono. Nel 2013, infatti, la villa era stata chiusa per dei lavori di rifacimento e non aveva più riaperto. Ma dopo soltanto un mese dall’inaugurazione alla presenza del sindaco Virginia Raggi, questo polmone verde della Capitale rischia di essere di nuovo inaccessibile, per colpa di degrado e abbandono.

Lo denuncia sui social il Comitato VIVA Villa Massimo, che si è battuto per la riapertura ed ora vigila sulle condizioni del parco. L’area giochi, scrivono gli attivisti su Facebook, non è stata ancora completata, i giardini non vengono puliti, i cestini strabordano di immondizia e le piante rischiano di seccarsi per la mancata irrigazione. Non è stato riaperto neppure il chiosco che ospitava il bar e non ci sono servizi igienici, ma soprattutto, i cancelli che di giorno rimangono chiusi a volte restano aperti di notte, con tutti i rischi che ne derivano in termini di sicurezza e degrado, complice la vicinanza con la Stazione Tiburtina.

L’assessore all’ambiente del II Municipio, Rino Fabiano, in una missiva inviata ieri alla Commissione capitolina Ambiente e per conoscenza alla sindaca ha chiesto di mettere nero su bianco "tutte le mansioni istituzionali e le rispettive competenze riguardanti la cura e la tutela del parco". Per un periodo ad aprirlo al pubblico ci ha pensato l’associazione dei Carabinieri in congedo, ma il Campidoglio non avrebbe tirato fuori un euro per i rimborsi e così ora tocca all’Ufficio giardini aprire e chiudere i cancelli. E i disservizi, secondo le segnalazioni che arrivano dai cittadini, sono all’ordine del giorno.

A chiedere spiegazioni alla Raggi è stata anche la presidente dem della II circoscrizione, Francesca Del Bello, sentita da Il Messaggero. Ma la sindaca ha rispedito al mittente le accuse di insolvenza. “Hanno un contratto che devono onorare”, avrebbe detto la prima cittadina riferendosi ai volontari.

I comitati però attendono che qualcuno intervenga e nel frattempo denunciano la “nuova offesa gratuita ai cittadini ed alle loro famiglie” dopo anni di incuria e beghe burocratiche che hanno privato il quartiere del suo gioiello.

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