Roma

Le romane vincono ma non hanno un campo

C’è una Roma, al maschile e al femminile, che vince con sorprendente continuità da anni. Quest’anno nell’hockey prato hanno vinto sia la De Sisti Roma che la femminile Libertas San Saba. Un vanto per questo sport che ha evidenziato da sempre la correttezza dei suoi atleti e delle società. L’unico rammarico di sempre per il movimento hockeystico romano è quello di non avere un campo proprio. E questo comporta una quantità di problematiche che solo la passione riesce a sopperire. Festa di chiusura con bagno finale in piscina per l’Hockey Club Roma e la Libertas San Saba che si sono riuniti nel circolo «Oasi di Pace» per celebrare degnamente la splendida stagione appena finita alla presenza delle squadre, della dirigenza, degli sponsor, degli amici, dei media e di un gran numero di autorità politiche e sportive. Prima il saluto dei due presidenti delle società, Enzo Corso della Roma e Giovanni Fabrizi della Libertas San Saba, che hanno ringraziato i presenti e soprattutto staff tecnici e squadre per l’impegno e i successi. Come sempre il presidente Corso ha ribadito «la necessità di avere per le due squadre un impianto in concessione». Enzo Corso ha precisato «non è più possibile dopo tanti anni di sforzi e successi con il coinvolgimento di tanti e giovani e famiglie che queste due società non abbiano dall’amministrazione questo riconoscimento che non le faccia continuare a vivere nella precarietà più assoluta». Ha risposto immediatamente Alessandro Cochi, delegato allo Sport del Comune di Roma che dopo aver ringraziato le squadre per i continui successi «che onorano la città di Roma» ha preso il solenne impegno di «lavorare immediatamente per far sì che due squadre così importanti e vincenti, in uno sport bellissimo anche se considerato minore, abbiano finalmente una loro casa che le possa far lavorare ancora meglio».

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente della Commissione Sport della Provincia di Roma Pino Battaglia che ha ribadito «la volontà della Provincia, già espressa in passato, di fare il possibile perché questo sogno si avveri e collaborare con il Comune sull’iniziativa».

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