Milano - Il Milan prepara il Ro-Ka-Ol. È il nuovo trio delle meraviglie rossonere ed
è la sintesi dei tre brasiliani che accendono la fantasia del pubblico e
rilanciano il timore dei rivali. Niente a che vedere con il Gre-No-Li di
svedese memoria, metà anni Cinquanta, ma la suggestione è identica. Specie
se si misura, a Milanello, la febbre che accompagna e scandisce il ritorno
di Ronaldo nel campionato italiano, a San Siro, con la maglia degli storici
avversari, colori rosso e nero. «Forse è l’unica emozione calcistica che si
può garantire alla ripresa del campionato», detta Carlo Ancelotti che
governa in questi giorni sugli umori dello spogliatoio e anche
sull’inserimento del Fenomeno.
Passato da un gol in allenamento da trenta
metri celebrato al pari di una schioppettata realizzata al mondiale, e
questo è merito della comunicazione, a un pomeriggio di semiriposo, quello
vissuto ieri su disposizione dello stesso Ancelotti dopo aver lavorato sodo,
2 ore per ciascuna seduta.
Ronaldo è in forma sulla bilancia. Si vedono i prodigiosi effetti della
dieta, tre chili persi in pochi giorni sono un bel risultato. Specie se
accompagnato dal profitto dimostrato negli allenamenti, durante i quali
Ronaldo si dimostra «molto disponibile», tenendo fede agli impegni presi con
Galliani ai tempi della firma sul contratto e ribaditi in forma solenne
dinanzi a Silvio Berlusconi, nella cena di Arcore. Ronaldo è in forma sulla
velocità. Nei test sui 10, 20 e 30 metri batte tutti (non solo Ancelotti,
come scherzano da quelle parti) e questo dimostra che al famoso R9 non fa
difetto la reattività. Deve migliorare la resistenza: dopo uno scatto,
impiega troppo tempo a recuperare. La decisione è presa per domenica
pomeriggio: comparirà in panchina, contro il Livorno, per cominciare la sua
nuova avventura. E anche per dare la scossa benefica di cui ha bisogno il
Milan nell’attesa di dar vita all’inseguimento verso il quarto posto.
Scontato l’ingresso in campo, nella buona e nella cattiva sorte, anche
grazie all’assenza di Inzaghi (noie muscolari). In campo partono Gilardino,
Oliveira e Kakà, quando entra Ronaldo il famoso trio, il Ro-Ka-Ol si
completa e si mette alla prova.
Nel frattempo la presenza di Ronaldo porta allegria. Gattuso scherza con lui
rievocando l’incidente del derby. «Gli dissi due paroline in calabrese ma
neanche se lo ricorda» l’amarcord. L’effetto positivo più intrigante è sul
brasiliano triste y solitario Riccardo Oliveira, destinato a ricominciare da
zero la storia scandita da troppe interruzioni, il primo gol al debutto e
poi una lunga e tormentata astinenza. Ronaldo è il punto di riferimento di
Oliveira, insieme discutono di Milano e del calcio italiano, insieme sudano
e si intendono sul prato verde, mentre Gilardino osserva da lontano,
preoccupato il giusto. Ha il tempo sufficiente per ricacciare indietro la
concorrenza di Oliveira.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.