Roma

Rossi: «Nel secondo tempo è venuto fuori il carattere»

Omar Sherif H. Rida

La Lazio supera di misura l’Atalanta e dà un altra picconata alla penalizzazione, avvicinandosi così alla fine del tunnel. Con la vittoria casalinga di ieri, la seconda consecutiva dopo quella di mercoledì a Verona contro il Chievo (identico anche il punteggio, 1-0) la squadra di Delio Rossi si porta infatti a -5 in classifica in attesa dell’Arbitrato del Coni, che il prossimo 11 ottobre potrebbe ridurre l’handicap iniziale (-11) regalandole un ulteriore balzo in graduatoria.
Tuttavia quella fornita ieri all’Olimpico dai biancocelesti non è stata una prestazione esaltante: per battere la volitiva formazione bergamasca c’è voluto il classico goal dell’ex Sebastiano Siviglia, che al 69’ ha insaccato da distanza ravvicinata su assist di testa di Igli Tare. E proprio l’albanese è stato uno dei più positivi, subentrando al nigeriano Makinwa infortunatosi dopo pochi minuti dal suo ingresso in campo, all’inizio della ripresa, al posto di uno spento Goran Pandev. Il macedone continua ad alternare prestazioni discrete a prove assolutamente incolori come quella di ieri. Insufficiente anche il rendimento di Cristian Ledesma: troppo spesso assente dalla manovra, timido nella verticalizzazione e impreciso nei lanci e negli appoggi, il regista argentino che avrebbe dovuto sostituire nello scacchiere tattico Fabio Liverani rischia di diventare un caso. Per il resto poche le occasioni da goal per la Lazio (tra cui la traversa interna su colpo di testa di Rocchi al 54’), e anzi lunghi brividi lungo la schiena quando al 14’ l’attaccante atalantino Ventola si è presentato solo davanti a Ballotta, bravo a neutralizzare.
Delio Rossi tira così un sospiro di sollievo ma invita l’ambiente a «dimenticare lo scorso anno». «Nella scorsa stagione - spiega il tecnico - avevamo giocatori che hanno fatto non bene ma benissimo. Quest’anno abbiamo altri elementi, ma ritengo comunque di avere una buona squadra». Poi il giudizio sulla gara di ieri: «Nel primo tempo non siamo stati all’altezza. Nel secondo, dal punto di vista caratteriale e non del gioco, abbiamo meritato la vittoria creando qualcosa di più». E le prestazioni negative di Ledesma e Foggia? «A me l’argentino è piaciuto - sottolinea Rossi -. Per quanto riguarda Foggia, lui deve conoscere noi e noi lui, ma è comunque sulla buona strada». Gol con rivincita e dedica alla compagna incinta invece per Siviglia, criticato dopo le due sconfitte con Milan e Palermo: «A San Siro ho sbagliato ma siamo esseri umani. Oggi l’importante era vincere».
Da segnalare infine i violenti scontri verificatisi ieri poco prima dell’inizio del match davanti alla curva Sud. Incidenti che hanno fatto registrare dieci feriti tra cui cinque poliziotti (due funzionari). Secondo quanto ricostruito dalla polizia, mezz’ora prima dell’incontro quattro pullman dell’Atalanta, arrivati da Bergamo, hanno rallentato sotto la curva Sud per poi entrare nel corridoio di sicurezza loro riservato. In quel frangente da due pullman sarebbero scesi alcuni bergamaschi che hanno cominciato a scagliarsi contro i tifosi biancocelesti, lanciando oggetti e pronunciando frasi violente. Il blitz ha condotto a una carica da parte della polizia, al termine della quale sono rimasti a terra cinque atalantini e i cinque appartenenti alle forze dell’ordine.

Tre le persone fermate, che ora rischiano l’arresto appena saranno disponibili le immagini della polizia scientifica e quelle delle telecamere posizionate al di fuori dello stadio Olimpico.

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