Alla vigilia della maxi protesta di piazza contro Putin, prevista domani a Mosca e in altre città, anche i ribelli ceceni smettono di fare guerra al governo russo. Ma solo per permettere alla piazza di protestare contro Putin. Il capo dei rivoltosi islamici ceceni, Doku Umarov, ha ordinato una temporaena tregua negli attentati contro il governo russo perché c'è il rischio di colpire la popolazione civile: "Ordino a tutti i gruppi che stanno compiendo operazioni o progettano di compierle di fermarsi poiché c’è il rischio di colpire la popolazione pacifica", ha affermato Umarov in un video postato sul sito dei ribelli kavkazcenter.com.
La propaganda di Putin
"Una Russia senza Putin? Benvenuti all’inferno". E' il titolo di un video postato su YouTube con la previsione di catastrofiche conseguenze per un cambio alla guida del Cremlino. Cosa accadrebbe se Putin non fosse rieletto e l’opposizione prendesse il potere? I nazionalisti guidati dal blogger Aleksey Navalny vanno al governo e controllano le principali compagnie statali (Gazprom, Rosneft), "passando il controllo dell’arsenale militare nucleare agli Usa" dice la voce che commenta le immagini. "Dopo un conflitto per il potere i nazionalisti escono dal governo e inizano un’attività terroristica". Ovviamente Navalny viene dipinto come una marionetta nelle mani degli Usa. E' bstato lo stesso Putin a profetizzare la destabilizzazione del Paese nel caso di un secondo turno per lui alle presidenziali.
Delegazione Ue a Mosca
Intanto l'Europa vigila sulle
prossime elezioni. Una delegazione dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa sarà a Mosca dall’8 all’11 febbraio per monitorare la regolarità della campagna per le elezioni presidenziali, in calendario il 4 marzo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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