Mosca - Il presidente russo, Vladimir Putin, ha scelto: sarà il vicepremier Dmitri Medvedev il suo candidato per la successione al Cremlino, nelle presidenziali del 2 marzo. Il quarantaduenne Medvedev, che è anche il presidente del colosso energetico Gazprom, è considerato più liberale e meno falco rispetto a quello che era il suo principale antagonista per il Cremlino, l’altro vicepremier Serghei Ivanov. La designazione mette fine a mesi di incertezza e di fatto rappresenta una garanzia di vittoria: a sostenerla sarà infatti il partito di Putin, Russia Unita, e altre tre formazioni satellite.
"Lo conosco da più di 17 anni e sostengo pienamente la proposta", ha dichiarato Putin in un incontro con i vertici di Russia Unita, Russia giusta, il Partito agrario e Forza civile. Avvocato, nato da una famiglia di accademici di San Pietroburgo, la città di Putin, e laureatosi in legge nella sua stessa università, Medvedev aveva guidato la prima campagna elettorale dell’attuale presidente, nel 2000. Putin lo ha voluto prima come vicecapo e poi come capo di gabinetto e gli ha assegnato importanti ruoli istituzionali, fino a farne uno dei due primi vicepremier. A lui è stato affidato un ambizioso piano sociale per migliorare la qualità della vita dei russi.
Pragmatico e moderato, Medvedev sa anche tenere una linea dura come gli è capitato più volte in qualità di numero uno di Gazprom, sia nei negoziati sul prezzo del gas con le repubbliche ex sovietiche che in quelli con gli altri colossi dell’energia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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