Ryanair è quotata alle Borse di Dublino, Londra e al Nasdaq; secondo le regole dei mercati, le comunicazioni ufficiali riguardanti lattività devono essere veritiere e non è permesso diffondere numeri scorretti per «sviare» la sensibilità degli investitori. Su casi di questo tipo indagano le Authority dei mercati. Ebbene, allinizio di marzo Ryanair ha annunciato di aver superato in Italia le dimensioni dellAlitalia, con 28 milioni di passeggeri trasportati contro 25. Poi, laltro ieri, lEnac, lAutorità per laviazione civile, ha diffuso altri numeri: Alitalia 25,89 milioni di passeggeri trasportati nel 2011, Ryanair 22,11. Una differenza da nulla: «solo» 6 milioni di passeggeri millantati, pari allincirca allintera popolazione del Lazio. E niente sorpasso. Sbugiardata, Ryanair ieri ha diffuso un garrulo comunicato di scuse allAlitalia - «confermiamo che i responsabili di questo errore saranno torturati», è un esempio dellironia low cost - avvertendo, però, che il sorpasso è solo rimandato di un anno o due, perché la sua crescita «è a due cifre». Ma nella nota non cè una parola di scuse al mercato, agli investitori, ai risparmiatori per un inganno che non ha niente a che fare con i paradossi del marketing (i posti in piedi, le toilettes a pagamento), ma che riguarda i le regole, non solo etiche, ma soprattutto dei mercati: facile che le «Consob» di Dublino e Londra abbiano per lo meno chiesto spiegazioni. Anche perché nel luglio dello scorso anno lo stesso ad della compagnia low cost, Michael OLeary, nel preannunciare il superamento dellAlitalia, dichiarava di aver trasportato da e per lItalia, nellanno fiscale 2010-2011, 23,3 milioni di passeggeri.
LEnac ora indica 22 milioni per lintero 2011: e questo ha un significato clamoroso, perché rivela che i passeggeri di Ryanair in Italia, anziché «crescere a due cifre», sono in realtà calati, cosa mai accaduta prima. A meno che OLeary non avesse detto una bugia già lanno scorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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