Sagre devastate da bande di extracomunitari

Sagre devastate da bande di extracomunitari

L'escalation delle malefatte degli extracomunitari che in questi giorni imperversano anche nei «migliori» quartieri della nostra città e denunciati nei giorni attraverso le pagine del nostro giornale, non trova tregua nemmeno in periferia dove, per esempio a Struppa, nemmeno una semplice ma rinomata fiera del bestiame (svoltasi il 30 e 31 maggio) la quale vanta ben oltre 20 anni di storia, organizzata da Sergio Pagnoni, assessore alla cultura del IV Municipio, è scampata ai soliti fatti di violenza da parte di bande straniere. Nemmeno una sagra organizzata in Valbisagno, a chilometri di distanza è scampata ad una trentina di minuti di follia. Infatti, dopo oltre 24 ore di festa svoltasi senza problemi presso i giardini del Circolo Sardelli dove Luciano e Tullio, da anni regalano la pasta e l'asado che la gente mangia gratis, verso le ore 23 di sabato 31, durante la performance di una delle tante orchestre di musica popolare assoldata per l'occasione, pagata e ascoltata dai vecchi della zona, una banda di stranieri bivaccata e stravaccata tra gli alberi metteva a ferro e fuoco l'intera zona.
Una gigantesca rissa che nemmeno l'intervento di un'auto della Polizia Municipale è riuscita a sedare infatti, la stessa chiedeva urgentemente via radio la presenza di una gazzella dei Carabinieri. Una rissa che, visto l'enorme numero di partecipanti alla festa ai più è passata inosservata ma non all'assessore Pagnoni, e, con l'intervento delle forze dell'ordine e la sua mediazione, ha visto il termine dopo 30 minuti. Franco De. A. abita a ridosso dei giardini: «Si preannunciava una bella serata - spiega l'uomo - tutto è filato liscio fino a quando la solita banda di extracomunitari, formata da ecuadoriani, marocchini e zingari ha cominciato a fare chiasso». Lui stesso ha telefonato ai carabinieri, dice, ma, «appena ho abbassato la cornetta del telefono, gli stessi erano già sul luogo (intervento richiesto anzitempo dai colleghi della polizia municipale). «Si tratta di un fatto di poca rilevanza», ha cercato di spiegare l'assessore Pagnoni ai militi, e i fatti gli hanno dato ragione infatti, dopo alcuni minuti la «marmaglia» si dileguava e la festa continuava come prima. Gli abitanti del quartiere però sono preoccupati: «Ben vengano queste belle manifestazioni - spiegano anche Elga e Fulvio - due fratelli della zona, ma siamo preoccupati, quasi tutte le sere accadono le stesse scene». «Fatti - conclude Anna D.

, barista - che devono assolutamente finire. Mia figlia G., 15 anni, ogni sera incontra questi balordi. Una sera - conclude la donna - mio marito gli manda contro il cane. Ne vedremo delle belle, a costo di finire in galera!».

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