Sala apre a un valzer di deleghe e a un nuovo assessore ai Giovani

Pressing di Azione per la poltrona della Sicurezza ma il sindaco (per ora) frena: potrebbe nominare un Garante o affidare le deleghe a un esponente già in giunta

Sala apre a un valzer di deleghe e a un nuovo assessore ai Giovani
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Fumata grigia, sul rimpasto di giunta in Comune la soluzione è rinviata al primo dicembre. É iniziato intorno alle 18 ed è durato quasi due ore il vertice tra il sindaco Beppe Sala e i segretari di maggioranza. Al tavolo delle trattative Francesca Cucchiara (Europa Verde), Alessandro Capelli (Pd), Francesco Ascioti (Azione), Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e l'assessore Emmanuel Conte per la Lista Sala. Braccio di ferro sulle deleghe alla Sicurezza - che da marzo è in mano al sindaco e vorrebbe tenerle, A zione preme per un assessore ad hoc -, su un rimpasto più ampio per dare una svolta nel rush finale del mandato, e i Verdi premono per un nuovo assessorato che concentri Politiche giovanili e inclusione sociale piuttosto che alla Sicurezza. E questa potrebbe essere la soluzione vincente. Si rivedranno tra una decina di giorni, e Sala non ha mostrato fretta, nessuno si sbilancia a dire che sarà l'incontro decisivo. I partiti lavoreranno su una proposta da sottoporgli, per ora non si è parlato di nomi. Sala ha tenuto fermo un dogma già espresso giorni fa: "Per natura non sono favorevole alla sostituzione di assessori in carica, chi ha lavorato e non ha combinato disastri merita di andare avanti fino in fondo". Tradotto. Entrerà solo un 12esimo assessore, per coprire la poltrona rimasta vacante dalle dimissioni di Giancarlo Tancredi a luglio. Di urbanistica continuerà ad occuparsi la vicesindaco Anna Scavuzzo, cedendo l'Educazione. Il sindaco non vuole "silurare" altri assessori ma ha aperto piuttosto a un giro di deleghe più ampio. Alla Sicurezza, almeno per ora, apre a a una figura di consulente, sul modello dell'ex capo della polizia Franco Gabrielli, che tenga anche i rapporti con comitati e i Municipi, o potrebbe affidarle a un assessore già in giunta. Magari lo stesso Marco Granelli che le ha cedute da quando è sotto inchiesta per due casi di omicidio stradale? La sentenza è attesa il 17 dicembre, se fosse prosciolto non è eslcuso. "Per il Pd - spiega Capelli - era importante il rafforzamento della coalizione e l'attenzione ad alcune priorità da affrontare nell'ultimo anno e mezzo. Sulla sicurezza non crediamo che la giunta debba fare un cambio di passo o che siano stati fatti errori, ma capiamo che è un tema su cui possiamo dare un segnale di attenzione ulteriore, in particolare per favorire la presenza politica dell'amministrazione quotidiana su tutto il territorio". Ascioti spiega che Azione ha "chiesto discontinuità su una serie di temi, sicurezza e costo della vita. Questo è stato un primo incontro ma non sarà l'ultimo. Sappiamo che non tutto dipende da sindaco e giunta ma anche dal governo, però da qui si possono e si devono fare cose diverse". Sulla sicurezza, Sala chiede alla coalizione di spostare il mirino sul governo. E la verde Cucchiara rigetta l'ipotesi che il 12esimo assessore si prenda la delega alla sicurezza, "la priorità ora è affidare a un esponente Politiche giovanili e Inclusione sociale, accorpando deleghe spacchettate tra settore Sport" in capo a Martina Riva, "Cultura, Welfare, Sicurezza. Milano è sempre più esclusiva e respingente, il riassetto deve dare un segnale di maggior attenzione al tema del caro vita e del disagio giovanile".

A poche ore dal vertice, iil presidente di +Europa Milano Ennio Ferlito ha espresso "sostegno convinto alla giunta Sala", ma sulla sicurezza è necessario un cambio di passo. E un patto vero tra Comune e Ministero dell'Interno.

Che qualcuno resti invalido a 22 anni per un'aggressione in corso Como è inaccettabile e straziante. Facciamo squadra ora". Il verde Carlo Monguzzi è uscito dalla coalizione dopo la vendita di San Siro ma ironizza: "Sulla sicurezza la maggioranza è in confusione. Ora non va più bene neanche il sindaco".

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