Fiera Milano

L'Italian design day nel mondo parte dal Salone del Mobile

L'inziativa di promozione attraverso la rete diplomatica annunciata dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Si terrà nel 2017 in concomitanza con l'inaugurazione della manifestazione milanese. Roberto Snaidero: "Il prossimo novembre a Shanghai la prima edizione cinese del Salone, arredamento ma anche lifestyle made in Italy"

L'Italian design day nel mondo parte dal Salone del Mobile

Il Salone del Mobile.Milano non è solo "prodotto", arredamento, complementi, cucine, bagni, design e innovazione fra ideee creative e uso di nuovi materiali che scandiscono il viaggio nei padiglioni di Fiera Milano fino a domenica 17 aprile. I prodotti sono il core business che mai come quest'anno ha richiamato visitatori professionali e buyer dall'Italia e da 160 Paesi.

Ma è anche l'occasione per lancio di nuove iniziative e strategie, non solo da parte di FederLegnoArredo, perché se la visita del presidente del Consiglio Matteo Renzi ha testimoniato l'attenzione del governo per un settore così importante per l'economia italiana con la conferma del bonus mobili esteso alle giovani coppie e più sostanzioso in termini economici, il tema dell'export e della valorizzazione del made in Italy sui mercati è stato centrale anche durante la visita del ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Che sul tema ha annunciato un'iniziativa che sta molto a cuore alle imprese che sulle esportanzioni giovano la vera partita della crescita a fronte di un mercato interno che sta dando segnali di ripresa ma dopo sette anni di crisi.

Nel 2017 si svolgerà, in coincidenza con l'inagurazione del Salone, l'Italian Design Day nel mondo. che si terrà in tutti i Paesi attraverso la nostra rete diplomatica e quella degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo. Notizia attesa dalle imprese del settore che spingono o si affacciano sul fronte dell'internazionalizzazione e che come dimostrano i dati del Centro tudi di FederlegnoArredo, che evidenziano un fatturato alla produzione del settore pari a 24,924 miliardi di euro (circa il 50% di export) +3,6% rispetto al 2014 con il mercato interno cresciuto dell'1% e l'export del 6,1%. E il fatto che l'annuncio sia stato dato in Fiera Milano ha anche un'altra valenza: il riconoscimento del ruolo centrale del polo di Fiera Milano come motore di crescita economica del sistema Italia.

"Per un ministro degli Esteri - ha detto Gentiloni - quella del Salone del Mobile è una grandissima carta, un asset per il Paese non solo sul piano economico e come strumento formidabile per l'export, ma per l'immagine dell'Italia". Gentiloni ha ricordato che il settore dell'arredamento vale 13 miliardi di euro di export che sta aumentando e "la cultura e la filiera del design collegate sono importanti per l'Italia nel mondo. In gran parte del Pianeta c'è una classe media che sta uscendo dalla povertà e guarda al design italiano come un bene al quale aspirare. Questa filiera è una carta che ci giochiamo come Italia davvero volentieri". Concetti ribaditi anche alla Triennale dove il ministro ha inaugurato il World Design Global Summit e ha visitato la Mostra Internazionale. "Il Salone del Mobile - ha spiegato - è stato negli ultimi anni una delle attrazioni più importanti nel settore e insieme alla staffetta tra Expo e la qualità della Triennale ripropongono una leadership di Milano, la cui forza sta anche nella capacità di dare un messaggio sull'importanza della creatività e della qualità in un mondo in cui le persone che chiedono qualità e creatività aumentano di centinaia di milioni ogni 5-10 anni. C'è uno spazio tra questo mix di creatività e industria che è tipicamente milanese da decenni, che è nuovo perché ha un mercato completamente nuovo che si sta espandendo nel mondo e Milano non solo è all'altezza, ma anche all'avanguardia".

Iniziativa che si salda con le strategie internazionali di FederLegnoArredo rivolte anche alle pmi con azioni mirate che riguardano i grandi mercati e quelli emergenti. A partire dalla Cina, come spiega il presidente Roberto Snaidero. "I cinesi di reddito alto vogliono l'arredamento originale italiano, che nessuno è in grado di copiare sia per quel che riguarda il design sia per la qualità costruttiva e i materiali". In Cina le esportazioni italiane nel 2015 sono cresciute del 24%, passando da 120 a quasi 300 milioni occupando il vertice neli segmenti medio e alto. E Snaidero aggiunge: "A Shanghai 50 aziende italiane del mobile daranno vita dal 19 novembre prossimo alla prima edizione cinese del Salone del Mobile ma è nelle nostre intenzioni presentare non solo l'arredamento ma il lifestyle italiano, quel mix inimitabile di saper vivere e si stile che sta conquistando i consumatori globali". Nel 2015 le esportazioni sono cresciute del 34%, ma i numeri sono ancora piccoli. Abbiamo già avuto diversi incontri con interlocutori iraniani ed è in programma una missione a luglio".

Missioni business to business che fanno parte da un paio d'anni del piano di FederlegnoArredo negli Stati Uniti, in Russia, Cina e Iran. Il mercato russo e dell'area Csi è importante ma è stato pesantemente penalizzato dalle sanzioni, tanto che l'anno scorso il fatturato si è ridotto del 25%. "Il nostro auspicio è che la situazione cambi nella seconda parte del 2016 - dice Roberto Snaidero - e noi siamo pronti: a ottobre a Mosca si terrà il Salone Worldwide".

E il mercato Usa sta andando "molto bene, anche grazie all'andamento del cambio, con l'export salito del 24%, guardiamo anche all'Africa con iniziative in Angola, Kenya, Mozambico e Sudafrica, in particolare per l'arredamento dei gruppi alberghieri".

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