Le cuffie wireless potrebbero essere a rischio cancro

Un gruppo di 250 scienziati, preoccupato per l'impatto sulla salute della nuova generazione di cuffie wireless, ha firmato una petizione contro l'uso di questi dispositivi

Le cuffie wireless potrebbero essere a rischio cancro

I dispositivi wireless sono stati sin dall'inizio sotto i riflettori per l'eventuale rischio di contrarre malattie come il cancro. E oggi si continua lungo questa linea sottile che collega la paura alla tecnologia con l'arrivo pochi anni fa sul mercato delle moderne cuffie wireless.

Secondo gli esperti, infatti, esse potrebbero avere un rischio di cancro a causa delle radiazioni potenzialmente pericolose soprattutto se si pensa che sono a stretto contatto con la pelle e vicine al cervello. Questo rischio ha spinto 250 scienziati a firmare una petizione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite e dell'Organizzazione Mondiale delle Sanità.

Andando nello specifico della tecnologia, si può notare che queste cuffie wireless sfruttano la tecnologia Bluetooth che a sua volta si serve di onde radio a frequenza elettromagnetica (EMF) per trasmettere dati. L'EMF, se raggiunge alti livelli, può anche generare calore, causare ustioni e influenzare la crescita cellulare nell'uomo.

Nella petizione firmata si legge: "Sulla base di ricerche pubblicate in peer review, abbiamo serie preoccupazioni riguardo l'onnipresente e crescente esposizione ai campi elettromagnetici generati da dispositivi elettrici e wireless." In questa petizione vengono espressamente citati i danni possibili che alcune ricerche hanno collegato all'esposizione a campi elettromagnetici; si parla nello specifico di cancro, disturbi neurologici e danni al DNA.

Inoltre, si fa riferimento all'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro che di recente ha dichiarato che l'EMF è "potenzialmente cancerogeno" per l'uomo. Infine, nell'esposto viene rimarcata la mancanza di linee guida sufficienti non imposte dalle varie agenzie che stabiliscono le norme di sicurezza e accusando l'Organizzazione mondiale della sanità di non essere intervenuta in merito: "Le varie agenzie che stabiliscono norme di sicurezza non hanno imposto linee guida sufficienti per proteggere il pubblico in generale, in particolare i bambini che sono più vulnerabili agli effetti dei campi elettromagnetici. Non intervenendo, l'OMS non riesce a svolgere il suo ruolo di preminente agenzia internazionale per la salute pubblica."

Nonostante la diatriba tra chi sostiene la pericolosità delle cuffie wireless e chi, invece, è convinto del contrario, basterebbe

nel dubbio avere qualche piccola accortezza. Per esempio l'uso moderato nell'arco della giornata può essere una soluzione e, se l'incertezza è forte, rinunciare completamente al loro uso e tornare alle cuffie tradizionali.

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