Diabete, dal dentista la miglior prevenzione Il rischio parodontite

Gli antiossidanti sono ottimi alleati. Sana alimentazione e igiene orale fin da piccoli

di Jacopo Gualtieri*

Un'arancia al giorno potrebbe togliere il medico di torno, soprattutto in caso di diabete. È questa, in sintesi, una delle conclusioni a cui sono giunti all'unanimità diversi ricercatori provenienti da ogni parte del mondo e riunitisi all'ultimo Simposio internazionale organizzato a Barcellona lo scorso novembre dal Joslin Diabetes Center, la più importante organizzazione mondiale che si occupa di clinica e ricerca nell'ambito del diabete. Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato la correlazione tra diabete e parodontiti, convenendo che la salute del cavo orale e una dieta ricca di antiossidanti - veri elisir per il nostro organismo come, a esempio, la Vitamina C - possano aiutare a ridurre l'incidenza della cosiddetta «malattia del benessere» e a combattere l'insorgenza dei problemi a essa legati, come la parodontite. Il diabete è una patologia cronica definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come «l'epidemia dei primi 25 anni del Terzo millennio» e richiede, pertanto, interventi continui per prevenire o ridurre le complicanze cardiovascolari, neurologiche, oculari, renali e dentali a essa collegate. Solo in Italia ci sono 5 milioni di diabetici, più del doppio rispetto a trent'anni fa, di cui il 65% con più di 65 anni di età. E se la sua incidenza è in continua crescita, mentre tarda ancora ad arrivare una cura definitiva, l'arma migliore per contrastarne la sua insorgenza è la prevenzione.

Una prevenzione, dunque, che passa innanzitutto dalla salute del cavo orale e dal ruolo di dentisti e igienisti che possono intervenire sia per allertare i pazienti sulla possibile incidenza della malattia - intercettando i segnali clinici che possono portare al diabete - sia per aiutare i pazienti già conclamati a ridurre notevolmente il rischio di complicanze. Come riferisce la Società Italiana di Parodontologia (Sidp), la parodontite è stata definita «la sesta complicanza del diabete» e, quindi, i soggetti affetti da quest'ultima patologia vanno incontro a un rischio maggiore di sviluppare gengiviti e parodontiti. La letteratura scientifica dimostra, inoltre, che gli antiossidanti sono ottimi alleati per combattere diabete e parodontite. In particolare, il nostro organismo necessita quotidianamente di almeno 80/90 mg di Vitamina C, quantitativo presente in un'arancia.

La parodontite in pazienti con diabete non controllato può portare al rischio di perdita dei denti. È necessario, di conseguenza, che i professionisti delle cure dentali siano coinvolti nel trattamento dei pazienti diabetici, insieme a diabetologi, nutrizionisti e medici di base, non solo in merito alla cura delle malattie parodontali, ma soprattutto informando ed educando i pazienti, fin da piccoli, sull'importanza di una corretta igiene orale e di una sana alimentazione, sull'attenzione al peso corporeo e sulla necessità di un'attività fisica quotidiana: tutti elementi importanti per un buon controllo glicemico. Una volta compresi i meccanismi a doppio senso che legano diabete e malattia paradontale, vanno sviluppate strategie di screening per trattare i pazienti da diverse prospettive, così da agire in senso preventivo e sinergico su diversi fronti. Attenzione, infine, al fumo che, riscaldando la bocca, favorisce l'insorgenza di complicazioni e, quindi, soprattutto nei pazienti diabetici, va sconsigliato.

*Odontoiatra, membro EAO(European Association

for Osseointegration)

www.jacopogualtieri.com

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