«In un anno e mezzo ha lasciato più tracce per i litigi e le apparizioni in tv che per il rilancio della politica culturale milanese». Matteo Salvini, capogruppo della Lega a Palazzo Marino, da mesi punta il dito contro loperato di Vittorio Sgarbi come assessore.
Pollice verso?
«Lo dico con un pizzico di delusione, perché è arrivato in giunta anche su proposta e con il consenso convinto della Lega, speravamo desse uno scossone. Tanti ne ha dati, ma si è occupato molto poco di cultura, e Milano merita di più».
Ad esempio?
«Sgarbi è una persona brillantissima, un vulcano, ma fare lassessore non è il suo mestiere. A Milano ci sono tanti teatri, orchestre, associazioni. Occorre qualcuno che con pazienza faccia lallenatore, non il solista. Serve un coordinatore, dotato di dialogo e pazienza».
Qualcuno, soprattutto in An, pensa che si voglia sacrificare Sgarbi per far posto in giunta alla Destra, che in consiglio ha già due poltrone e presto potrebbe arrivarne una terza.
«Penso che le polemiche sulla cultura siano più importanti che non trovare una poltrona per la Destra. Del resto, non mi sembra che il simbolo del partito fosse sulle schede elettorali quando siamo stati votati, quindi non vedo perché dovrebbero avere un posto in giunta».
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