Alessia Marani
Nessuna «emergenza» per San Lorenzo? Non la pensano così i sindacati di polizia, gli operatori su strada che ogni giorno, soprattutto nel finesettimana, devono fare i conti con il «popolo della notte» che affolla il quartiere. Se il prefetto giorni fa, a margine di una riunione del comitato provinciale per lordine e la sicurezza pubblica, ha liquidato la questione definendola «non critica», la preoccupazione tra chi, invece, è «in prima linea» continua a salire. «Non vogliamo fare allarmismo - afferma Domenico Pianese, segretario nazionale del Coisp, Coordinamento sindacale per lindipendenza delle forze di polizia - ma semplicemente prevenire problematiche serie che i nostri uomini si sono già trovati ad affrontare con grandi difficoltà per mancanza di personale e di mezzi, nei mesi precedenti. È solo una questione di tempo. Dopo la tregua dovuta soprattutto al freddo e alla pioggia delle ultime settimane che ha scoraggiato pure i più temerari a riversarsi nelle strade e nelle piazze, il caso San Lorenzo è destinato a esplodere di nuovo in tutta la sua violenza. Questa volta, però, vogliamo trovarci preparati». Insomma non esiste solo «Campo de Fiori». Nel quartiere degli universitari, dove negli ultimi anni le autorizzazioni per lapertura di bar, pub, pizzerie e locali notturni in genere, sono arrivate «a pioggia» - per non parlare del fenomeno delle associazioni culturali e dei circoli privati che, di fatto, godono di particolari esenzioni riguardo agli orari di apertura e chiusura e alla somministrazione di alcolici - ora si chiedono misure ad hoc. «Un programma straordinario di controllo del territorio come avviene già, appunto, per Campo de Fiori - sottolinea Pianese -. Innanzitutto unordinanza antivetro che vieti la vendita di bevande in bottiglia in certi orari e in certi giorni; quindi un controllo più severo nella concessione delle autorizzazioni dal municipio, soprattutto una maggiore attenzione a quei locali che, seppure privati, finiscono per il comportarsi come pubblici, senza però avere gli stessi doveri da rispettare; infine, un rafforzamento dellorganico del commissariato locale. Se da una parte negli uffici di piazzale del Verano sulla carta sono arrivate quattro nuove unità, infatti, è pur vero che questi agenti vengono continuamente dislocati in altre zone a presidiare obiettivi sensibili oppure utilizzati per altri servizi. Ecco così - prosegue il sindacalista - che a malapena i poliziotti riescono a mettere su strada una volante per turno». I numeri del resto parlano chiaro: a fronte di una pianta organica che vorrebbe 120 agenti in forza al distretto, sono appena 75 le unità operative. Il resoconto dellattività degli ultimi sei mesi del 2005 non è altro che una lunga sequela di interventi per spaccio, danneggiamenti, risse, resistenza e minacce a pubblico ufficiale, porto abusivo di coltelli, persino un tentato omicidio. Numerosi gli episodi di aggressione nei confronti di poliziotti, ma anche di vigili urbani. Zona «franca»: largo degli Osci, via dei Volsci, via dei Sabelli e dintorni. È qua che si concentra laltro volto di San Lorenzo. Quello di un quartiere che non ha voglia di andare a dormire, degli «alternativi», dei «Boys», dei gruppi di «punkabbestia», sottassedio da migliaia di giovani specie nel week-end. Scriveva il comitato degli «Abitanti di San Lorenzo» insieme con Legambiente in un esposto alla Procura del luglio scorso con oggetto «Ripristino della legalità»: «Noi cittadini esasperati chiediamo che le autorità - si legge - si muovano per ristabilire un minimo di vivibilità, che pongano in essere tutti gli interventi per rimuovere le cause di tale stato di illegittimità e degrado»; aggiungendo che «se applicate le norme e i regolamenti potrebbero riportare alla normalità».
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