Domani sera alle 19, nella Basilica di San Polo fuori le Mura, a conclusione dellAnno Paolino, la prima mondiale del nuovo oratorio musicale di Sergio Rendine, su libretto di Roberto Mussapi. LOrchestra Sinfonica Abruzzese rinforzata nei ranghi da giovani diplomati del Conservatorio aquilano, il Coro Filarmonico dAbruzzo, i solisti di canto e la voce recitante, Virgilio Gazzolo, sono diretti da direttore Marzio Conti. Ingresso libero. Loratorio verrà trasmesso, in differita, da Rai Uno, domenica 28 alle ore 9,30. A Sergio Rendine, autore della musica, chiediamo di presentarcelo.
Rendine, partiamo dal titolo...
«Il titolo, in latino: Cadens revixit, lho scelto pensando alla conversione di San Paolo che, cadendo da cavallo, cominciò una nuova vita. Ma ho pensato anche allAquila, dopo il terremoto, augurandole di tornare a vivere dopo il disastro. Sono legato allAquila perché da anni insegno nel Conservatorio cittadino, e perché per anni vi ho vissuto. Loratorio si articola in due parti, su testi latini ed italiani. Quelli latini sono tratti dalla liturgia della festa della Conversione dellapostolo, che si celebra il 25 gennaio; quelli italiani sono riflessioni sul medesimo soggetto».
Curioso il legame fra la caduta di San Paolo e la distruzione dell'Aquila.
«Devo confessare che lidea di legare idealmente i due avvenimenti, seppur lontani e diversi, non è stata solo mia, lha avuta anche il cardinale Montezemolo, arciprete della Basilica di San Paolo. Ma tale legame non si ferma solo al titolo. LAbruzzo e le sue forze musicali, da sempre attivissime, partecipano infatti allesecuzione».
Il progetto però, quando fu annunciato, prevedeva altri esecutori. Cosa è accaduto nel frattempo?
«È accaduto che gli esecutori previsti inizialmente, inglesi, si sono nel frattempo volatilizzati; poi il disastro del terremoto mi ha convinto a coinvolgere orchestra, coro, solisti e direttore aquilani o attivi in Abruzzo. Vorrei ricordare che solo allAquila esistono unorchestra sinfonica, un ensemble cameristico, una istituzione concertistica, un conservatorio: come si vede una città ricca di musica».
Lei non è nuovo a composizioni di ispirazione religiosa. Ne ha scritte sempre per circostanze importanti. Subisce evidentemente il fascino del sacro anche nella sua attività di compositore?
«Ho scritto un Alleluja per la Messa della Pace, eseguita nel corso della cerimonia di consegna dei Premi Nobel, a Stoccolma, una decina di anni fa; una Messa per la beatificazione di Padre Pio; un grande oratorio (Passione e Resurrezione) che mi fu commissionato dal Comitato per il Giubileo ed altro. Sono molto interessato al sacro e affascinato dalla grande tradizione musicale del passato che a esso si ispira».
Ci dia qualche particolare sulla struttura del suo nuovo «Oratorio» dedicato a San Paolo.
«Il libretto non ha finalità narrative. Ma racconta, comunque, la conversione dellapostolo, secondo il punto di vista dellinteressato e di due donne, Marta e Livia, ideali testimoni. In verità cè qualche raccordo narrativo, assunto dal Vangelo di San Luca.
Basilica di San Paolo fuori le Mura. Ingresso gratuito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.