San Siro, in un anno riscaldamento pulito per seimila famiglie

Economico ed ecologico. Entro un anno seimila famiglie del quartiere popolare di San Siro - dove abitano circa 2.200 anziani - scopriranno il teleriscaldamento. Grazie a un progetto di Comune, Aler e della neonata A2A, le case verranno «allacciate» alla rete dell’impianto Silla 2 di Figino. È il sindaco Letizia Moratti a riassumere i benefici pratici per i residenti: prima di tutto, quelli di tipo economico. «Allacciandosi al teleriscaldamento - spiega - potranno risparmiare da 400 a mille euro», a seconda che il vecchio impianto da sostituire sia a metano o a gasolio, ma «anche spenderanno il 10 per cento in meno sul riscaldamento dell’acqua». Per definizione, l’energia pulita riverserà i propri vantaggi anche sull’ambiente: oggi le famiglie milanesi che usano il teleriscaldamento sono circa 200mila, entro quattro anni il Comune vuole portare a 500mila gli allacciamenti, garantendo «250mila tonnellate in meno di Co2 nell’aria». L’impianto avrà «un servizio di pronto intervento 24 ore su 24, un sistema di monitoraggio a distanza per rafforzare l’affidabilità, saranno azzerati i costi di gestione». Con questi interventi, Milano punta a diventare la prima città in Italia per l’uso di fonti di riscaldamento pulite.
Il progetto è partito l’anno scorso da Citta Studi, ora - riassume l’assessore alla Casa Gianni Verga - l’obiettivo è di portare l’energia pulita entro il 2015 «a tutti i quartieri popolari della città, a partire da Gallaratese e Lorenteggio. San Siro è uno dei più delicati, costruito dopo la prima guerra mondiale, con reti di riscaldamento molto deboli e continui problemi di manutenzione. Con questa operazione si riducono i rischi al minimo e si porta ai massimi livelli l’efficienza e la modernità». Il Comune e A2A puntano a raggiungere «mezzo milione di milanesi entro quattro anni - spiega l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci - per ridurre del quattro per cento le emissioni di gas serra». Palazzo Marino «ha anche aperto un bando che mette a disposizione fino a 25mila euro per cambiare le caldaie più inquinanti» e ha affidato ad A2A la sostituzione entro due anni di tutti gli impianti ancora a gasolio degli edifici comunali.
Quello di Figino, assicura il presidente di A2A Giuliano Zuccoli «è un impianto tra i più moderni d’Europa», un vero e proprio «caso di scuola», perché «ha un bassissimo impatto ambientale. Questo dimostra che chi si è impegnato per realizzare i termovalorizzatori ha fatto bene. A Milano i rifiuti sono un’opportunità, non un problema». E i cittadini, aggiunge Zuccoli, «possono avere energia elettrica e calore a costi contenuti».
Il direttore generale dell’Aler, Domenico Ippolito, anticipa che anche la centrale di Linate «verrà collegata con il quartiere popolare di Ponte Lambro.

Vogliamo rendere di nuovo belle queste zone storiche della città che oggi sono degradate, e far risparmiare i residenti che spesso sono molto anziani. Un obiettivo a cui può contribuire anche l’impegno economico - 35 milioni di euro - messo in campo dall’Aler per la manutenzione straordinaria degli stabili popolari.

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