Sanità, oltre 243 milioni di tagli alla riabilitazione

Sanità, oltre 243 milioni di tagli alla riabilitazione

La scure della giunta Marrazzo si abbatte ancora una volta sui servizi sanitari destinati ai più deboli. Eppure proprio in occasione dell’approvazione, da parte dell’esecutivo regionale, del provvedimento sull’assestamento di bilancio per recuperare le risorse necessarie a coprire il disavanzo 2006 l’assessore al Bilancio Luigi Nieri ci ha tenuto a precisare che non sarebbe stato toccato alcun servizio essenziale ai cittadini. Non sarebbe appunto. E il verbo al condizionale cela quella che è una simulazione bella e buona. Infatti in uno degli ultimi atti siglati proprio dalla giunta ulivista e che regolano la materia dell’assistenza riabilitativa nelle Residenze sanitarie assistite, le Rsa, e nelle altre strutture residenziali sono stati tagliati ben 243 milioni di euro. Tutte risorse che si andranno a ripercuotere sui servizi destinati alla riabilitazione psico-motoria che viene offerta nelle strutture ospedaliere e ambulatoriali. Entrando nel dettaglio, la diminuzione delle risorse colpisce per 142 milioni di euro l’assistenza ospedaliera, per altri 28 quella specialistica, per ulteriori 52 milioni l’assistenza residenziale negli hospice e centri socio-riabilitativi oltre alla fetta di altri 20 milioni e mezzo di euro che non verranno più destinati al budget per la riabilitazione generale nelle strutture dedicate. L’assestamento di bilancio, mai come quest’anno, viene alla luce sotto una pessima stella contando che già dall’inizio del 2007 l’offerta assistenziale ha subìto colpi di scure non indifferenti. Si è partiti con il taglio dei posti letto negli ospedali della capitale, con l’accorpamento di alcuni reparti ospedalieri, la riduzione di altri, oltre alla massificazione della specialistica ambulatoriale con i cosiddetti pacchetti di assistenza e la ridefinizione della sanità di prossimità che, per volere dello stesso ministro della Salute Livia Turco, si andrà trasformando in offerta socio-assistenziale gestita, in buona parte, dalle cooperative sociali. In questo panorama disarmante la giunta di Piero Marrazzo che ha tirato dritto per la propria strada pur di ottenere il via libera alle operazioni richieste per l’attuazione di quel piano di rientro fino a oggi rimasto lettera morta. Infatti solo quando verrà formulata la copertura complessiva del disavanzo prodotto dalla gestione 2006 e approvata in via definitiva dall’aula della Pisana si potrà parlare di piano di rientro innescato e copertura statale per l’extra-deficit. Ed è proprio dal parlamentino regionale che infatti si attende il prossimo via libera che però non potrà avvenire prima di una decina di giorni. Previo passaggio del provvedimento di assestamento in commissione Bilancio. Ed è da qui che l’opposizione attende al varco la manovra.

Lo annuncia Fabio Desideri, capogruppo della Dc per le autonomie che ha lamentato la mancata trasparenza nella formulazione della manovra di bilancio così come Stefano De Lillo (Fi), che precisa di voler analizzare i capitoli di bilancio dai quali sono stati dedotti i fondi per la copertura. Infatti a due giorni dall’approvazione del documento le uniche notizie ricevute sono i commenti politici dell’esecutivo: l’atto originale rimane secretato.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica