Cronache

A Santa Margherita il jazz con la chitarra di Gilmore

Inizia stasera a Santa Margherita Ligure il «Liguria jazz Summer» rassegna di musica jazz e blues che coinvolgerà anche i comuni di Portofino, Recco e Camogli.
Un unico cartellone sino al 28 luglio per i quattro comuni che si affacciano sui Golfi Paradiso e Tigullio, evento per riqualificare anche attraverso la musica jazz, la promozione turistico - culturale dell'area del Monte di Portofino. Quattro città per quattro stili diversi: a Santa Margherita il jazz contemporaneo, a Camogli il jazz più classico; Recco resta legata alla tradizione del blues, a Portofino gli artisti che si sono affermati anche al di fuori dell'ambito jazzistico.
Si comincia con Ravi Coltrane e il suo quartetto, special guest il chitarrista David Gilmore dei celeberrimi Pink Floyd. Un altro grande chitarrista americano sarà a Santa Margherita il 23 luglio: è John Abercrombie, alla testa del proprio trio, per un concerto che combina le nuove tendenze tecnologiche con la tradizione standards.
Ravi Coltrane è il secondo figlio del grande John Coltrane, uno dei musicisti più importanti dell’intera storia del jazz, e della pianista ed arpista Alice. Nato nel 1965 a Long Island, New York, e cresciuto a Los Angeles, il suo nome è un omaggio al sitarista indiano Ravi Shankar. Ravi Coltrane si è messo in luce come uno dei giovani jazzman più ispirati, da un lato continuando la tradizione del padre e legandosi al clima del jazz degli anni '60, dall’altro perfezionando il suo stile a fianco di coetanei e leader del jazz d'oggi quali Steve Coleman, Don Byron, Ralph Alessi. Nella sua musica sintetizza esperienze differenti in un jazz coinvolgente, moderno e palpitante. Nel '91 Ravi divenne amico e collaboratore di Elvin Jones, il batterista di suo padre John, e nel giro di un anno cominciò a suonare con Jack De Johnette, Wallace Roney, Geri Allen, Kenny Barron, Joe Lovano.
«Voglio crescere con la musica in modo onesto e veritiero - ha detto Ravi - senza cercare di seguire le mode. La mia aspirazione è conoscere le mie radici e al contempo guardare avanti, sì da essere pronto a recepire ogni cambiamento musicale, per fare della musica l'esperienza più importante e rilevante del mio presente».
Da più di 10 anni il chitarrista e compositore David Gilmore, classe 1964, ha inciso e suonato dal vivo con alcuni dei più importanti ed innovativi artisti dello scenario musicale contemporaneo. Compare in oltre 40 registrazioni ed è una delle maggiori presenze nei tour internazionali. Nella primavera del 2001 la sua prima registrazione da leader intitolata «Ritualism», ha ricevuto l'apprezzamento dalla migliore critica internazionale ed è stata eletta per il «Debut CD of the year» al Festival Jazz dell'Associazione Giornalisti. L'esplorazione del ritmo è una delle principali componenti della sua musica, che integra i diversi approcci nel moderno «framework».

Il suo stile è stato paragonato a quelli di George Benson, Wes Montgomery, Jimi Hendrix e Leo Nocentelli.

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