Sarah, zio si contraddice Interrogato usa il plurale Altri sospetti su Sabrina

L'uomo ha usato il plurale in una frase durante la confessione. Gli inquirenti sospettano che non abbia agito da solo. Pochi giorni dopo l'omicidio, Misseri voleva che la figlia Sabrina l'aiutasse a cercare la sim di Sarah

Sarah, zio si contraddice 
Interrogato usa il plurale 
Altri sospetti su Sabrina

Avetrana - "Ho messo di nuovo il corpo di Sara in macchina, poi abbiamo parcheggiato vicino alle canne... Ho parcheggiato". A parlare Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi che ha confessato di averla uccisa e vioentata. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. La frase, pronunciata durante l'interrogatorio del 7 ottobre, fa parte delle contraddizioni nella ricostruzione della storia. Misseri l'ha detto ricostruendo con gli inquirenti le fasi successive all’omicidio, avvenuto il 26 agosto scorso. Racconta gli atti sessuali compiuti sul corpo, poi racconta di averlo rivestito e rimesso sull’automobile. Ora a polizia sospetta che l'uomo non abbia agito da solo.

Misseri aveva detto subito di aver trovato la sim di Sarah Si scopre, inoltre, che pochi giorni dopo la scomparsa della nipote, Misseri disse a due poliziotti di Taranto di aver ritrovato la scheda sim di Sarah. A quel punto, alla figlia Sabrina, presente alla discussione che chiedeva dove l'avesse trovata, l'uomo rispose: "Era per terra davanti all’autoscuola qui dietro. l’ho messa nel fazzoletto e poi non l’ho più trovata. L’avrò persa in campagna oppure in cantina..." Poi, rivolto alla figlia, dise: "Domani andiamo a cercarla insieme, in cantina con la torcia, andiamo a controllare". I poliziotti fecero rapporto ai superiori ma l’ammissione di Misseri non venne controllata e tutto fini lì.

Sarah forse si è difesa Intanto, Luigi Strada, direttore dell’istituto di medicina legale dell’università di Bari incaricato di eseguire l’autopsia sul corpo di Sarah, non ha potuto confermare che sia stato proprio Misseri a strangolare la 15enne. L'uomo, inoltre, avrebbe un graffio sul braccio, forse fattogi proprio da Sarah. Strada ha precisato che la cicatrizzazione non permette di capire bene il nesso di casualità: Voglio analizzarlo bene al computer, ingrandendolo, per rendermi conto se possa essere o meno compatibile, con un tentativo di difesa da parte della ragazza". Del resto è impossibile "verificare se Sarah si sia difesa con le mani perché le dita sono tutte maciullate e pertanto è impossibile capire.

Per quanto riguarda poi il presunto rapporto sessuale che l’uomo avrebbe avuto con il cadavere Strada ha precisato: "Per me è impossibile stabilire se ci sia stata o no violenza. L’unica possibilità sono i tamponi del Dna che ho prelevato e che potranno dirci la verità".  Il corpo della ragazza verrà tumulato domani.

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