È Sarkozy la superstar della destra francese

La maggioranza (62%) approva la sua politica di decidere «caso per caso» sugli immigrati

Alberto Toscano

da Parigi

«Un grande successo». Questo è - secondo gli ambienti vicini al ministro francese dell’Interno Nicolas Sarkozy - il raggiungimento del «traguardo delle tessere». L’attuale uomo forte del centrodestra transalpino ha assunto la presidenza dell’Union pour un Mouvement populaire (Ump, il partito che esprime l’attuale governo) nel dicembre 2004, quando il numero di iscritti «veri», ossia in regola col pagamento delle quote annuali, era di appena centomila persone. Ieri l’Ump ha annunciato che in un anno e mezzo di «gestione Sarkozy» il numero dei militanti «veri» è più che raddoppiato: da 100 a 250mila.
Molti nuovi iscritti sono giovani, decisi a sostenere la linea liberale del presidente del partito e ministro dell’Interno. Una linea che non manca di elementi di attrito con la strategia statalista del presidente della Repubblica Jacques Chirac e del primo ministro Dominique de Villepin, ormai visti dall’opinione pubblica francese come la personificazione di pratiche politiche che non destano la minima nostalgia. Certo Chirac e Villepin sono ancora al potere, ma i francesi vedono in loro due personaggi sul viale del tramonto, mentre Sarkozy riesce a riunire attorno a sé le speranze del «popolo di centrodestra».
I sondaggi d’opinione deludono Chirac e Villepin anche quando contengono per loro buone notizie. Il settimanale Le Journal du Dimanche pubblica il consueto barometro della popolarità di presidente e primo ministro. Chirac ha guadagnato 11 punti percentuali e Villepin 5. Dunque dovrebbero essere contenti. Ma a conti fatti il loro indice di fiducia da parte dei connazionali resta bassissimo: il 38% di opinioni favorevoli per Chirac e il 28% per Villepin. Che cos’è accaduto? La popolarità acquisita da presidente e primo ministro sull’onda della crisi mediorientale è stata per loro una boccata d’ossigeno, ma il loro indice di consenso era talmente disastroso che neppure un’occasione così favorevole cambia sostanzialmente le cose: la corrente dell’Ump favorevole al tandem Chirac-Villepin è nettamente minoritaria (rispetto a quella di Sarkozy) sia in seno al partito sia nell’opinione pubblica.
Tranne sorprese dell’ultimo momento, il liberale Nicolas Sarkozy sarà il candidato dell’Ump al primo turno delle presidenziali (aprile 2007) e il candidato dell’insieme del centrodestra al secondo turno (maggio). I sondaggi vedono in lui il favorito all’Eliseo, ma molta acqua deve ancora passare sotto i ponti della Senna. Ovviamente l’esito del ballottaggio dipenderà dal nome del candidato socialista. Ségolène Royal resta la favorita, ma i giochi sono aperti.
L’ultimo successo di Sarkozy è la sua politica sui «sans papier», cioè gli immigrati clandestini. In proposito il ministro dell’Interno ha adottato la scelta «caso per caso» nel valutare se vi siano le condizioni per decretare la loro espulsione.

Alcuni casi, che hanno commosso o indignato la Francia negli ultimi giorni hanno trovato una soluzione positiva, ma gli immigrati che non rispettano le condizioni stabilite dalla circolare del 13 giugno saranno espulsi. E la maggioranza dei francesi (62%) approva l’impostazione voluta da Sarkozy.

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