Alberto Toscano
da Parigi
«Un grande successo». Questo è - secondo gli ambienti vicini al ministro francese dellInterno Nicolas Sarkozy - il raggiungimento del «traguardo delle tessere». Lattuale uomo forte del centrodestra transalpino ha assunto la presidenza dellUnion pour un Mouvement populaire (Ump, il partito che esprime lattuale governo) nel dicembre 2004, quando il numero di iscritti «veri», ossia in regola col pagamento delle quote annuali, era di appena centomila persone. Ieri lUmp ha annunciato che in un anno e mezzo di «gestione Sarkozy» il numero dei militanti «veri» è più che raddoppiato: da 100 a 250mila.
Molti nuovi iscritti sono giovani, decisi a sostenere la linea liberale del presidente del partito e ministro dellInterno. Una linea che non manca di elementi di attrito con la strategia statalista del presidente della Repubblica Jacques Chirac e del primo ministro Dominique de Villepin, ormai visti dallopinione pubblica francese come la personificazione di pratiche politiche che non destano la minima nostalgia. Certo Chirac e Villepin sono ancora al potere, ma i francesi vedono in loro due personaggi sul viale del tramonto, mentre Sarkozy riesce a riunire attorno a sé le speranze del «popolo di centrodestra».
I sondaggi dopinione deludono Chirac e Villepin anche quando contengono per loro buone notizie. Il settimanale Le Journal du Dimanche pubblica il consueto barometro della popolarità di presidente e primo ministro. Chirac ha guadagnato 11 punti percentuali e Villepin 5. Dunque dovrebbero essere contenti. Ma a conti fatti il loro indice di fiducia da parte dei connazionali resta bassissimo: il 38% di opinioni favorevoli per Chirac e il 28% per Villepin. Che cosè accaduto? La popolarità acquisita da presidente e primo ministro sullonda della crisi mediorientale è stata per loro una boccata dossigeno, ma il loro indice di consenso era talmente disastroso che neppure unoccasione così favorevole cambia sostanzialmente le cose: la corrente dellUmp favorevole al tandem Chirac-Villepin è nettamente minoritaria (rispetto a quella di Sarkozy) sia in seno al partito sia nellopinione pubblica.
Tranne sorprese dellultimo momento, il liberale Nicolas Sarkozy sarà il candidato dellUmp al primo turno delle presidenziali (aprile 2007) e il candidato dellinsieme del centrodestra al secondo turno (maggio). I sondaggi vedono in lui il favorito allEliseo, ma molta acqua deve ancora passare sotto i ponti della Senna. Ovviamente lesito del ballottaggio dipenderà dal nome del candidato socialista. Ségolène Royal resta la favorita, ma i giochi sono aperti.
Lultimo successo di Sarkozy è la sua politica sui «sans papier», cioè gli immigrati clandestini. In proposito il ministro dellInterno ha adottato la scelta «caso per caso» nel valutare se vi siano le condizioni per decretare la loro espulsione.
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