Una tripla spirale di candida organza plissé avvolge labito nuziale dalla linea a sirena, incrostato di migliaia di cristalli Swarovski. È il modello indossato ieri sera dalla top model Bianca Balti, con cui Fausto Sarli sinchina a Roma come capitale della sua alta moda. Sulla passerella di Palazzo Valentini il maestro napoletano sorprende ancora una volta, con una serie di modelli ispirati alle ardite architetture di Frank Lloyd Wright, padre del Guggenheim della Grande Mela. «Come quel museo - dice - ha ispirato un profondo cambiamento nellarchitettura e ha contribuito a fare di New York la metropoli del futuro per antonomasia, così questabito da sposa è lauspicio che Roma diventi nelle sue nuove forme la città del domani».
La cinque-giorni di AltaRoma si è aperta domenica sera, alla fine dei festeggiamenti per i 45 anni di carriera di Valentino, con la sfilata in Campidoglio di Gattinoni: gli abiti di Guillermo Mariotto erano dedicati a tutte le arti, dalla danza alla politica e hanno lanciato il chador di alta moda, mascherina ricamata che già fa furore tra le principesse musulmane e non solo.
Levento di ieri è stato, invece, Sarli: linee geometriche e pulite secondo la sua tradizione ma con quelloriginale ispirazione in più tratta dagli edifici del grande Wright. Costruzioni architettoniche di tessuto, insomma, che aggiungono fascino a modelle come Eva Riccobono, Andrea Stancu e Polina Casina. La testimonial, però, era in esclusiva la bella Balti, con una linea invidiabile malgrado la nascita un mese fa della piccola Matilde (il marito è un fotografo romano di moda), che ancora allatta. Top model del momento, 23 anni, nata a Lodi, attrice nel film di Abel Ferrara Go go tales con Asia Argento, Bianca ha professato il suo amore per la capitale. «Con i suoi palcoscenici - ha detto - dovrebbero farci anche le sfilate di prét-à-porter, perché alla Fiera di Milano noi modelle sembriamo macchinette». Un omaggio a Roma, che tenta in ogni modo di rilanciarsi, ma a Sarli riserva qualche amarezza. Ha garantito un museo a Valentino, dimenticando che a lui laveva promesso da tempo. «Lo faremo a Napoli - ha detto il braccio destro del sarto, Alberto Terranova -, la fondazione Mondragone ci fa la corte da tanto. Amiamo Roma, dove abbiamo latelier da più di 50 anni, ma il romano Capucci ha dovuto scegliere Firenze e nella capitale ora hanno Valentino».
Amore e odio per Roma, dove la maison Dior ha voluto festeggiare i suoi 60 anni esponendo fino al 16 luglio, nelle vetrine della boutique di via Condotti, alcuni preziosi abiti della collezione alta moda creata da John Galliano e ispirata al Giappone.
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