Ferruccio Repetti
Non ci ha pensato un attimo a mettersi la maglietta con la scritta: «Sono un coglione!», appena lhanno avvertito i compagni. Lui che del partito di Rifondazione comunista si considera «uno che lha visto nascere», lui che di Fausto Bertinotti sa tutto e di più (escluse le sontuose griffe dellabbigliamento), proprio lui, insomma, che diceva sempre: «Non cambio mai, resto comunista, la cicoria se la pappi Rutelli, io mangio solo mortadella», lui ora sceglie di schierarsi coraggiosamente contro il Berlusca. Anche al seggio elettorale di Serricciolo, in quel di Aulla in Lunigiana. «La t-shirt, stamattina, me la metto» sibila alla moglie, attonita, subito dopo colazione. «Sì, hai capito bene. La maglietta dei coglioni! E che altro, se no?». Il tono, questa volta, diventa più eccitato. E la consorte non capisce se quella del compagno (della sua vita) sia solo una forma di ribellione e uno scatto dorgoglio di appartenenza, o piuttosto uno slancio supremo di consapevolezza, di spietata autoanalisi che arriva al punto di riconoscere la propria vera natura di coglione. Sia come sia, lui al seggio ci va vestito così: ingresso trionfale, scrutatori perplessi, ma anche divertiti, presidente austero, ma ineccepibile nellapplicare la legge: non cè esibizione di simboli di partito, è tutto in regola. Dove sta scritto che i coglioni non possono votare? Per questo, senza fronzoli gli consegna le schede (due, perché il sedicente coglione è adulto).
Cala il silenzio. Si sente laffondo deciso della matita copiativa che mette a dura prova la resistenza del tavolino in cabina. Ma allimprovviso fende laria unesclamazione potente, irriferibile, che avrebbe fatto arrossire anche Cambronne, figurarsi i membri del seggio. Quindi, lurlo liberatorio del titolare della maglietta che vale come autocertificazione: «Belin, cosho imbelinato! Ho sbagliato a votare». Precipitoso ritorno di fronte al presidente. Questa volta laria, più che da coglione, è da Fantozzi: «Mi scusi, mi sono confuso, ho fatto il segno sul simbolo dei comunisti italiani, invece volevo votare Rifondazione. Mi sono incasinato». Infine, con gli occhi bassi: «Sono proprio un coglione. Mi potrebbe dare unaltra scheda?». Come si fa, a uno così, a negargli unaltra chance? Il presidente dà unocchiata alla maglietta, poi alla faccia, poi ancora alla maglietta. Ma sì, va, diamogliela questa chance. Dopo tutto, sè presentato con la scheda aperta, quindi si può annullare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.