Scajola: «Né dogmi né tabù sul nucleare»

Entro Natale un nuovo bando di incentivi per gli impianti fotovoltaici

Guido Mattioni

nostro inviato a Rimini

Non bisogna avere paura dell’energia ricavata dall’atomo. Claudio Scajola, ministro delle Attività produttive, ribadisce per la seconda volta in pochi giorni lo stesso concetto. Quello per cui è necessaria «la ripresa di una riflessione scevra da dogmi e tabù sull’utilizzo dell’energia nucleare, anche in considerazione dei progressi fatti in questo campo riguardo alla sicurezza e alla salvaguardia ambientale».
Scajola, che è intervenuto ieri a Rimini alla giornata di chiusura del convegno internazionale «L’anima dell’impero», organizzato dal Centro Pio Manzù e dedicato al petrolio, ha sostenuto infatti che entro il 2010 l’Italia dovrebbe poter svincolare la propria produzione elettrica dall’oro nero attraverso il ricorso a un mix di fonti - gas, carbone ed energia pulita rinnovabile - capace di liberare il Paese dalla morsa soffocante del prezzo del greggio.
Sia «perché oggi il petrolio costa caro», sia perché «tra cinquant’anni finirà». Sollecitato a fare anche lui una previsione su dove andrà a schizzare la quotazione del barile, visto il tema e considerata la sede congressuale affollata forse anche di troppi e contraddittori vaticinatori del prezzo del greggio, il ministro si è schermito. «Non faccio previsioni, non partecipo al totoprezzo - si è limitato a dire - ma tutti gli analisti dicono che i prezzi rimarranno alti. E questa è una grande opportunità per la nostra economia. Quella di intraprendere una strada verso la sempre minor dipendenza dal petrolio: dobbiamo riflettere con attenzione e diversificare». Scajola ha anche ricordato che questa settimana sarà formalizzato un accordo con Grecia e Turchia per aumentare l’approvvigionamento di gas ed energia elettrica dal Caucaso.
Ma l’appuntamento riminese ha consentito al ministro di fissare a medio-breve scadenza altre due date nell’agenda degli appuntamenti presi dal governo con gli italiani. Entro Natale sarà indetto un nuovo bando di incentivi a favore della diffusione degli impianti fotovoltaici (che utilizzano cioè l’energia solare) dopo quello dei mesi scorsi che ha visto giungere al ministero 3.500 domande da parte di famiglie e imprese. «Una quantità di richieste che non ci aspettavamo», ha commentato soddisfatto il ministro, ricordando anche il decreto sulle biomasse e sull’eolico firmato proprio il giorno prima. «Entro gennaio 2006 - si è poi impegnato Scajola - si svolgerà la conferenza energetica nazionale per affrontare queste tematiche». L’energia, infatti, è un elemento fondamentale per il progresso e «dobbiamo garantirla ai nostri figli».
Ed è proprio in questa prospettiva, ha insistito il ministro, che rientra la ripresa di quella «riflessione scevra da dogmi e tabù sull’utilizzo dell’energia nucleare» già auspicata pochi giorni fa. «E abbiamo intrapreso i primi passi. Da novembre sarà operativa Ansaldo Nucleare, la cui costituzione nell’ambito di Finmeccanica consente di ricostituire un tessuto di professionalità e tecnologie in tale ambito». E mentre la nuova realtà «farà accordi con Paesi come Romania, Ucraina e Russia», ha aggiunto Scajola, «l’Enel sta facendo accordi in Francia con l’Edf (Electricité de France, ndr)».
Scajola ha anche rivolto indirettamente un invito agli italiani, responsabilizzandoli e invitandoli a comprendere l’importanza del risparmio energetico «perché dobbiamo imparare a consumare soltanto quanto serve, facendo più attenzione rispetto al passato». E a questo proposito, proprio per diffondere quella che è una vera cultura del non spreco, il ministro ha annunciato il prossimo lancio di una campagna promozionale ed educativa a favore del consumo intelligente.
Scajola, infine, ha dovuto rispondere «No» circa la possibilità di un taglio delle accise per calmierare i prezzi dei carburanti.

Avrebbe «un costo enorme, non sostenibile adesso. Inoltre non avrebbe un grande impatto sui consumatori», ha detto il ministro, aggiungendo che «i prezzi stanno comunque scendendo: 6-7 centesimi al litro nelle ultime settimane».

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