Mondo

Scarcerati grazie al Dna diventano milionari

In Texas scattano i maxi-risarcimenti per è stato ingiustamente in carcere: 80mila dollari per ogni anno trascorso in carcere. Il risarcimento più alto potrebbe raggiungengere 2,2 milioni di dollari

Scarcerati grazie al Dna 
diventano milionari

New York - Scagionati e milionari grazie a una legge del Texas: dopo esser stati esonerati dai reati commessi grazie al test del Dna, una quarantina di ex detenuti incasseranno centinaia di migliaia e in alcuni casi milioni di dollari per esser stati imprigionati ingiustamente. Stephen Phillips, uno di loro, sta per incassare quasi due milioni di dollari per esser stato imprigionato senza colpa per circa 24 anni. Thomas McGowan, un altro nelle sue condizioni, porterà a casa 1,8 milioni dopo 23 anni di ingiusta galera, un periodo che adesso descrive come una forma di "schiavitu" e "un inferno".

La legge, battezzata in onore di Tim Cole, uno studente del Texas Tech morto in carcere dopo una condanna a 25 anni per un reato che non aveva commesso e riabilitato dopo la morte, entrerà in vigore la prossima settimana: prevede che per ogni anno passato ingiustamente in galera l’ex detenuto sia compensato con 80 mila dollari. Il risarcimento include anche una pensione compresa tra i 40 e i 50 mila dollari all’anno per tutto il resto della vita da liberi, più una serie di servizi sociali come corsi di qualificazione professionale, accesso agevolato al college e facilitazioni per ottenere la mutua. Phillips, che ha cominciato a studiare all’università, è stato scagionato l’anno scorso grazie al test del Dna da accuse di stupro e rapine mai commesse.

Per McGowan, 50 anni, condannato per lo stesso motivo e esonerato l’anno scorso, il pagamento dovrebbe arrivare a metà novembre dopo un periodo di 45 giorni per le pratiche burocratiche. Altri 27 stati americani hanno analoghe forme di risarcimento ma la nuova legge fa del Texas, draconiano nell’applicazione della pena di morte, lo stato più generoso quando la giustizia ammette di aver sbagliato.

Secondo l’Innocence Project, un centro di studi indipendente a New York specializato in condanne sbagliate, Phillips è uno di 38 detenuti texani scagionati grazie al test del Dna: il compenso maggiore andrà a James Woodward che ha passato dietro le sbarre 27 anni per un omicidio del 1980 che, in base alla prova del Dna, non aveva commesso: potrebbe ricevere quasi 2,2 milioni di dollari una volta ricevuto il certificato di innocenza da parte della Corte d’Appello o del governatore.

Commenti