Anche il ministero dei Beni Culturali esulta con cautela per labbattimento dello «Scheletrone» di Porto Venere previsto per questa mattina alle 10. I dubbi sollevati dal consigliere regionale del Pdl Luigi Morgillo sullopportunità di rinviare di qualche giorno loperazione per evitare grane dopo la diffida dei proprietari hanno spinto il ministro Sandro Bondi a non partecipare allevento e a non inviare propri rappresentanti. Una scelta che non intacca comunque la soddisfazione per labbattimento visto che lo stesso ministero ha contribuito anche economicamente alla rimozione della terribile struttura in cemento armato a picco sul mare.
Morgillo intanto rilancia la necessità di aspettare il 10 giugno per evitare inutili rischi giudiziari. Per questo «visto che altri, e non io, si assumono la responsabilità di eventuali conseguenze contro le quali io ho messo in guardia - fa presente il consigliere regionale del Pdl - a me non resta che gioire, anche se con un po' di ansia nel cuore, per le ombre che, come ho detto, potrebbero gravare sulla vicenda e costare molto care ai liguri. Sarò ad assistere all'evento e a festeggiare, ma non sul battello dove sono state invitate le autorità». Morgillo farà invece un volantinaggio a terra per ricordare a chi fa finta di dimenticarsene che «la prima autorizzazione allo Scheletrone è stata rilascia nel 1968 dall'allora sindaco di sinistra, Giovanni Mariotti. Le autorizzazioni sono state rinnovate, con alcune varianti, negli anni Settanta, dal sindaco Maria Maddalena Rossi, a capo di una giunta di sinistra.
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