Lucrezia Castello
Pallido, dimagrito ma deciso a non mollare con il suo digiuno per Radio Cuore Tricolore. Fabio Sabbatani Schiuma, vicepresidente del consiglio comunale di Roma e promotore dellemittente radiofonica romana, va avanti ormai da undici giorni con tre cappuccini e un succo di frutta al dì. «Sono distrutto - commenta - ma non mi arrendo, questa battaglia è troppo importante». Determinato persino a incatenarsi davanti al ministero delle Comunicazioni. «Da settembre Cuore Tricolore aveva dato finalmente una frequenza di riferimento al popolo di centrodestra, ma dallo scorso 15 maggio ha chiuso i microfoni - spiega Schiuma - per essersi schierata troppo a destra, al punto che il contratto non è stato rinnovato».
Perché questa battaglia?
«Inizialmente per difendere quindici posti di lavoro e la pluralità dellinformazione. Ma a questo punto è divenuta anche una questione politica. A Roma il centrodestra è perdente anche sotto il profilo dellinformazione. I grandi quotidiani sono governati da interessi imprenditoriali, figuriamoci ora che la sinistra governa città, Provincia e Regione. Per non parlare del mondo della radiofonia. La sinistra è organizzata magistralmente con radio locali e formazione di giovani giornalisti. Persino la Lega Nord con Radio Padania lha capito. E ora, la destra al governo lascia chiudere lunica radio militante a essa vicina».
Da qui lidea di incatenarsi davanti al ministero.
«Lultima volta che sono riuscito a parlare con il ministro delle Comunicazioni Landolfi è stato col microfono in mano per Cuore Tricolore. Ho avuto più solidarietà da Radio Radicale e dalla sinistra, come testimonia laccordo bipartisan in aula Giulio Cesare per salvare sia Cuore Tricolore che Bps popolare Network.
Schiuma, il digiuno continua
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