Bad Kleinkirchheim - L'ultimo e unico italiano ad aver vinto sinora a Bad Kleinkirchheim era stato Alberto Tomba in slalom speciale nel lontano 1988. Oggi l'Italia è tornata a vincere nella stessa località austriaca piazzando addirittura una micidiale doppietta nello slalom gigante: primo il piemontese Max Blardone, secondo l'altoatesino Manfred Moelgg. Se la società italiana, come dice il Censis, è una poltiglia, l'Italia dello sci è un'altra cosa. Nonostante la carenza ormai cronica di fondi della Fisi, gli azzurri hanno spirito di squadra e voglia di successo. Così stravincono in questo inizio di stagione 2007-2008. Dopo le due vittorie di Denise Karbon in campo femminile e sempre in gigante, è arrivato anche il successo di Max Blardone per giunta davanti al suo compagno Manfred Moelgg.
A Bad Kleinkirchheim, sulla pista intitolata al leggendario liberista austriaco Franz Klammer, quella di oggi è stata una vittoria dell'orgoglio azzurro, una vera riscossa. Gli italiani erano arrivati a Bad Kleinkirchheim con i nervi tesi: per loro c'era stata una trasferta dal nord America lunghissima e attribuita all'agenzia di viaggi della Federazione internazionale, Fis, che avrebbe privilegiato i voli degli assi austriaci e svizzeri. Poi, appena arrivati in Italia, erano stati catapultati in Alta Val Badia con il miraggio di potersi allenare sulla pista Gran Risa in vista del gigante del 16 dicembre . Ma non era stato possibile ed il malumore azzurro era cresciuto. Ma soprattutto sulle spalle dei gigantisti italiani c'era il peso della batosta di una settimana fa nel gigante di Beaver Creek, anche allora dopo la prima manche c'erano stati come oggi, ma a parti invertite, due italiani tra i primi tre con Blardone secndo e Moelgg terzo. Poi tutto era sfumato con Moelgg finito lontano e Blardone solo quarto a 15 centesimi dalla vittoria e a 4 dal podio: roba da mangiarsi le dita.
Oggi si è capito subito che la musica per l'Italia sarebbe stata molto diversa. E nella prima manche - su un tracciato molto stretto, molto tecnico e pieno di curve - Moelgg e Blardone si sono piazzati al secondo e al terzo posto pronti a sferrare l'attacco decisivo nella manche finale. Al comando si era momentaneamente portato il francese Thomas Fanara, uno che non era mai andato più in là del quinto posto ma che nella prima manche aveva saputo sfruttare molto bene la tracciatura del suo allenatore Didier Chaston. Poi, nella manche decisiva, i due italiani sono venuti giù come dei forsennati, rischiando il tutto per tutto. Ed hanno avuto ragione. Blardone si è subito portato al comando lasciandosi alle spalle l'americano Ted Ligeti, che ha chiuso poi terzo mantenendo il primato nella classifica di specialità, di soli 17 centesimi di secondo.
Poi è stata la volta di Moelgg che è filato via come un missile arrivando però troppo veloce all'attacco del muro finale e finendo lungo. Poteva essere un errore fatale ma Moelgg ha recuperato chiudendo al secondo posto, a 9 centesimi da Max. A questo punto al via c'era il francese Fanara. Ma non ha retto il ritmo ed è volato via dopo poche porte lasciando ai due azzurri la gioia di questo trionfo. Le ultime due doppiette azzurre in gigante risalgono a due stagioni fa, in Alta Badia e sulle nevi coreane di Yong Pyong. E' la conferma che in questa disciplina l'Italia è nel complesso la squadra più forte al mondo. Domani a Bad Kleinkirchheim va in scena lo slalom speciale.
L'uomo di punta per l'Italia è Manfred Moelgg che oggi è salito per la prima volta sul podio in gigante ma che tre settimane fa era già statoterzo nello slalom di Reiteralm. Ma, soprattutto, Moelgg è vice campione mondiale di slalom.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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