La Paz Brutte notizie per Evo Morales, il presidente della Bolivia ottimo amico del pittoresco e filocastrista collega venezuelano Hugo Chavez: il 55enne sciamano aymara Valentin Mejillones Acarapi, che nel gennaio 2006 «incoronò» il capo di Stato boliviano come leader degli indigeni del Paese sudamericano, è finito in manette per traffico di sostanze stupefacenti.
Nella sua casa di El Alto la polizia ha scoperto 350 chili di cocaina liquida e una grande quantità di reagenti chimici necessari per la sua lavorazione: praticamente una fabbrica di «polvere bianca». Insieme ad Acarapi sono stati arrestati il figlio e una coppia di cittadini colombiani, scoperti dalle forze dellordine mentre «purificavano la cocaina» ha spiegato in una conferenza stampa il capo delle forze speciali contro il narcotraffico, il colonnello Felix Molina.
A tradirli le denunce dei vicini di casa che avevano protestato per il cattivo odore generato dai reagenti. L«amauta» (così vengono chiamati i saggi aymara) ha negato tutte le accuse, sostenendo di aver affittato pochi giorni prima lappartamento ai due giovani colombiani.
Evo Morales, a sua volta un indio di etnia Aymara e in passato un coltivatore di coca, ha giurato come primo presidente indigeno della Bolivia nel 2006. Il giorno prima del suo ingresso ufficiale al palazzo presidenziale, indossò un poncho cerimoniale di colore rosso mentre Mejillones gli offriva ritualmente un bastone di comando in rappresentanza delle 36 nazionalità indigene della Bolivia. Queste costituiscono la maggioranza nel Paese andino, ma prima dellavvento al potere di Morales non avevano mai espresso un uomo di governo.
La Bolivia è il terzo principale Paese produttore di cocaina nel mondo.
Lo sciamano indio che «incoronò» il presidente Morales arrestato per droga
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