Scompaiono le pensioni e riappaiono i tappeti rossi

Dopo quasi un anno di assenza, a palazzo Montecitorio sono riapparsi i tappeti rossi (nella foto un corridoio della Camera dei Deputati nei giorni scorsi). Centinaia di metri di guide color porpora che attraversano tutti i saloni e i corridoi del primo piano, ovvero quello dove si trova l’emiciclo. Qualche mugnugno fra i deputati, però, si è fatto subito sentire. Infatti, quei bellissimi tappeti, piacevoli anche al contatto con il piede quando ci appoggia sopra, guarda caso sono riapparsi proprio ora, in un momento di quasi recessione per il Paese, dove la manovra economica su Ici, Irpef e tassa sui capitali dall’estero è realtà, mentre i tagli alla Casta sono sulla bocca di tutti, e perlopiù, bofonchiano gli onorevoli del Pdl, proprio quando ha fatto capolino in Transatlantico un’altra squadra di governo.

«Forse Monti aveva bisogno del red carpet per fare la sua entrata trionfale a Montecitorio, come le star». E allora, ora che le sale sono allestite a festa, e che il cuoio sotto le scarpe è salvo, il festival può avere inizio. Senza flash però.