Scompare Lauda Air Italia, ora è Livingston

Integrazione tra le compagnie del gruppo Ventaglio. Di Fazio: «Forti sinergie dalla semplificazione»

Paolo Stefanato

da Milano

Viaggi del Ventaglio riorganizza il proprio settore aereo. Si integrano le due compagnie charter controllate al 100% attraverso la subholding Livingston Aviation group: Lauda Air Italia, lungo raggio, e Livingston, medio e corto, che trasportano oltre un milione di passeggeri all’anno. Lauda Italia fu acquistata nel 2002 da Niki Lauda, che deteneva la maggioranza, e nel 2003, a completamento dell’operazione, le fu affiancata da Livingston, soprattutto nell’intento di differenziare i contratti di lavoro del personale navigante, motivazione che oggi, dopo il recente rinnovo e l’equiparazione, non sussiste più.
«L’integrazione si svolgerà in tre fasi - spiega Luciano Di Fazio, presidente del gruppo e delle due compagnie -. Oggi (ieri, ndr) Livingston spa ha preso in affitto le attività di Lauda: da un punto di vista operativo, in termini di organizzazione e di diritti di volo, è il passo determinante: per il ministero dei Trasporti ora è già un’unica compagnia, con tre Airbus 321 e tre Airbus 330. La seconda fase, entro 45 giorni, prevede la cessione o il conferimento del ramo Lauda in Livingston; la terza, all’inizio del 2006, la fusione della subholding nella Livingston spa».
Il marchio Lauda è conosciuto. Che fine farà?
«Appartiene alla Austrian Airlines, noi lo abbiamo in uso e decideremo cosa farne. Per ora punteremo su Livingston».
Da tre società a una sola: una bella semplificazione. Con quali finalità?
«Maggiore efficienza industriale e razionalizzazione societaria. I benefici, anche in termini di economie, sono facilmente intuibili».
Il presupposto è stato il nuovo contratto di lavoro per piloti e assistenti di volo.
«Sì, erano due, oggi uno solo, dà maggiore flessibilità economica (più si vola, più si guadagna) e ottimizza il numero degli equipaggi per velivolo. Lo abbiamo chiuso senza conflittualità sindacale, nessuno sciopero».
Una società sola e più snella sarà più facilmente cedibile.
«Questo è un tema di competenza dell’azionista. Sicuramente le sinergie in corso di realizzazione creano valore».
Quanto «dipende» in termini di bilancio Livingston dalla capogruppo Ventaglio?
«Ventaglio è cliente per il 49% del nostro fatturato, dal 57% dello scorso esercizio. I voli Livingston per il Ventaglio sono il 69% sul totale di quelli che acquista».
È un cliente come gli altri o gode di privilegi? Visto che ha passato momenti piuttosto difficili, ha sempre pagato regolarmente?
«Ha sempre pagato e i contratti sono stati sempre rispettati»
Come stanno andando i conti? Il trasporto aereo non sta vivendo un buon periodo...
«Quest’anno abbiamo sofferto per eventi naturali, atti terroristici, costo del greggio. Ma l’attività si è mantenuta in linea con le nostre previsioni e con il 2004, che si era chiuso in sostanziale pareggio, con 260 milioni di ricavi».


Al rincaro del petrolio come avete reagito?
«Abbiamo rivisto i contratti in essere con i tour operator e chiesto un sovrapprezzo come contributo».
La sicurezza è un tema della massima attualità
«E per noi è sempre stata una priorità. Là dove le norme lasciano qualche margine di discrezionalità, noi investiamo sempre più dei nostri concorrenti».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica