Scontro dei tram: la Moratti bacchetta Atm

«Ulteriori investimenti in tecnologie a supporto della sicurezza, interventi di razionalizzazione della rete, in special modo nei nodi critici e un ulteriore rafforzamento nella politica di selezione, formazione e controllo del personale di guida». A chiederlo, dopo aver convocato il presidente di Atm Elio Catania, il sindaco Letizia Moratti che entro 15 giorni vuole dal manager un nuovo Piano sicurezza.
L’incontro ieri a Palazzo, all’indomani dell’incidente tra due tram dell’Atm che ha causato il ferimento di 12 persone in piazzale Firenze. Ormai chiara la ricostruzione della polizia municipale dopo aver visionato i filmati: una manovra azzardata di un camion che ha ostruito la visuale al conducente del vecchio tram della linea 1, facendolo finire contro la fiancata del «Sirietto» della linea 14. I video mostrano un autoarticolato proveniente da viale Certosa mentre effettua una svolta a sinistra non consentita per immettersi in via Cenisio. La svolta del Tir avrebbe così impedito al conducente del tram della linea 1 - che da corso Sempione stava attraversando l’incrocio con il semaforo verde - di vedere l’arrivo dell’altro mezzo con cui poi si è scontrato.
La ricostruzione della dinamica, però, non ha esentato il presidente di Atm Elio Catania da una «bacchettata» da parte del sindaco. Ieri pomeriggio, infatti, l’ingegnere è stato convocato da Letizia Moratti e, insieme, hanno rivisto la situazione relativa alla sicurezza, le azioni intraprese e i risultati ottenuti, rilevando come, negli ultimi due anni, gli urti e i deragliamenti si siano più che dimezzati. «Rivedrò Catania tra 15 giorni - le parole della Moratti - con il nuovo piano operativo per la sicurezza che deve essere la priorità del servizio di trasporto pubblico. Avremo modo di rivedere i risultati ottenuti dal management di Atm nel corso del 2010».
Inoltre, sempre nella giornata di ieri, Letizia Moratti ha concordato con il vicesindaco Riccardo De Corato di accelerare il piano per la creazione di nuove corsie preferenziali a protezione delle sedi del trasporto pubblico.
E mentre i ghisa proseguono i loro accertamenti per ricostruire il successivo percorso del camion e individuarne il conducente per sanzionarlo, ieri pomeriggio Catania è stato ascoltato anche dalla Commissione territorio della Regione per illustrare i dati relativi all’attività dell’azienda e, in particolare, quello che dà in diminuzione il numero di deragliamenti e urti.
«Pensare di azzerare gli incidenti in condizioni di traffico misto è certo un obiettivo di tutti, ma è irrealizzabile. L’importante è verificare che il trend stia andando dalla parte giusta - ha concluso il presidente di Atm davanti alla commissione -.

Quello di piazza Firenze è stato un incidente che non doveva succedere, ma dalle evidenze della polizia municipale emerge chiaramente che, in questo caso specifico è stata la manovra scellerata di un camion a provocare la collisione. Quindi non si può mettere sotto accusa nessuna delle circostanze che di solito intervengono».